Il calciomercato invernale si è chiuso e con esso anche una finestra del passato rossonero. Nella scorsa sessione, quando a occupare la panchina del Milan c’era Filippo Inzaghi, erano stati molti i colpi in entrata che avrebbero dovuto portare la squadra verso l’Europa. Obiettivo mancato però dal Diavolo, scivolato al 10 posto con il conseguente doloroso addio di SuperPippo.
A gennaio 2015 l’arrivo last minute era stato quello di Mattia Destro, che aveva scatenato i fan rossoneri con un’accoglienza da eroe in Stazione Centrale. Prima di lui erano già passati al Milan anche Cerci, Suso, Paletta, Bocchetti e Antonelli, ma il solo a resistere fino alla fine di questa sessione è stato il terzino classe ’87 arrivato dal Genoa. Antonelli, tornato nella squadra di papà Roberto (uno dei vincitori dello scudetto della Stella) è diventato un punto saldo della difesa di Sinisa Mihajlovic che continua a schierarlo nel suo 11 titolare. Del resto del gruppo arrivato lo scorso gennaio non restano invece che pochi ricordi e qualche amarezza.
Destro ha lasciato Milano in estate, non riscattato, dopo 15 presenze ed appena 3 gol. Anche Bocchetti arrivato in prestito dallo Spartak Mosca non è stato riscattato, per tornare in Russia a giugno, con 9 presenze all’attivo. Paletta, preso a titolo definitivo dai rossoneri fino a giugno 2018 è passato in prestito all’Atalanta ad agosto 2015. Ultimi ad andarsene Cerci, che dopo l’esperienza all’Atletico Madrid aveva scelto il club di Via Aldo Rossi per rimettersi in pista, ma è tornato sulla sua decisione allontanandosi da Milano per andare a Genoa, dove è passato con la formula del prestito semestrale.
Tra i grifoni ha ritrovato Suso, arrivato nella squadra di Gasperini in prestito secco esordendo il 5 gennaio nel derby con la Sampdoria. L’ex Liverpool resta ancora una possibile promessa dei rossoneri e il suo rientro a giugno non è escluso. Ultimo sottile filo del ricordo di mercato di Inzaghi.
This post was last modified on 2 Febbraio 2016 - 19:29