Se è attento, non passa nessuno. Zapata hombre del partido

Quanto conta una buona prestazione sul giudizio di un giocatore? Per Cristian Zapata questo conta tantissimo: spesso investito dalle critiche per prestazioni imbarazzanti, tira fuori dal cilindro, di tanto in tanto, gare da top player, facendo ricredere i più scettici e gioire chi su di lui punta ancora, portando i primi all’esasperazione dopo la successiva prova scarsa e i secondi a dire quel “te l’avevo detto!” quando riproporrà degnamente le sue qualità.

Col Napoli, fortunatamente per il Milan, è stato per Zapata il momento di esternare di cosa è capace veramente. “Quando sono concentrato non ce n’è per nessuno in campo” ha sobriamente dichiarato a fine gara: il problema principale risiede, dunque, in una testa che non sempre scende in campo col corpo. Ma al San Paolo mente e corpo erano collegati e fissi sull’obiettivo: non far segnare Higuain. Il capocannoniere della Serie A era un po’ lo spauracchio di questo big match, ma grazie soprattutto a Zapata el pipita è rimasto a bocca asciutta. Anticipi e copertura sui tagli con un movimento ad elastico sempre coi tempi corretti e perciò efficacie.

Noi lo diciamo forte: “Ve lo avevamo detto!” Zapata merita di restare al Milan. Le doti tecniche e atletiche del giocatore sono indiscutibili, da migliorare c’è il fattore concentrazione che negli ultimi anni gli è sceso ai minimi storici. Un compagno di reparto a tenergli alta l’attenzione è utile: come Yepes, sia al Milan sia in nazionale, lo gestiva quasi come fosse un prolungamento del suo stesso corpo, l’Alex visto di recente potrebbe tranquillamente valere tanto quanto l’eterno capitàn. Romagnoli rientrerà ma Zapata non teme la concorrenza e sa, come lui stesso ha dichiarato ai microfoni nel post partita, che dovrà farsi trovare pronto quando Mihajlovic avrà ancora bisogno di lui.

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