GUARDA IL VIDEO DI SPAZIOMILAN.IT!
Dal nostro inviato al Vismara, Vito Angelè
C’è ancora tanto da lavorare per la Primavera di Cristian Brocchi che oggi, con la vittoria per 2-1 sulla Salernitana, ha agganciato il secondo posto nella classifica del Girone B. “Nel primo tempo abbiamo giocato bene, l’abbiamo interpretato nella maniera giusta – ha spiegato il tecnico a fine gara -. Ci è mancata la finalizzazione, abbiamo avuto diverse occasioni per fare gol e come già detto tante volte quando ti capita di avere 4,5,6 palle gol devi farne almeno due, perchè poi sembrano partite semplici ma un episodio ti condiziona, come contro il Chievo. Nel secondo tempo mi sono arrabbiato per il modo in cui sono entrati in campo alcuni singoli, molli e con sufficienza: fortunatamente oggi ce l’abbiamo fatta, oggi vorrei mettere in risalto il lavoro che hanno fatto questi ragazzi, che hanno fatto un lavoro meraviglioso: da oggi inizia una nuova stagione. Da oggi inizia il nostro campionato vero, abbiamo fatto fatica per recuperare i primi mesi difficili, la speranza è di poter continuare così“. Ancora sul match di oggi contro i campani: “Mi aspettavo una partita difficile, giocata in maniera grintosa e determinata: quando abbiamo pareggiato anche noi il nostro agonismo è venuta fuori la nostra qualità, vanno fatti a loro i complimenti per l’ottima partita“.
Quindi sul Torneo di Viareggio: “Arriva in un momento particolare, a differenza di altri anni: avremo via anche i Nazionali under 19 per l’Europeo, ma sarà un’occasione anche per altri ragazzi che hanno avuto poco spazio visto il gruppo numeroso che abbiamo. Sono sicuro che con tutto l’impegno che hanno messo, quando verranno chiamati in causa faranno bene”
Infine sull’esultanza dopo il 2-1: “Qualcuno può pensare che non sia così, io vedo tutti i giorni i ragazzi ed è normale che qualche giocatore che non ha avuto la possibilità di giocare non sia felice. Ma non essere felici essendo un giocatore del Milan è inconcepibile, bisogna accettare di aspettare il proprio momento. Questo, qui, sta succedendo”.