Potenzialmente mostruoso e tecnicamente uno dei migliore della Serie A: è l’attacco del Milan, ricco di giocatori forti ma in questo momento povero di soluzioni. Niente da dire sulla coppia titolare composta da Bacca e Niang: il primo, bomber vero e killer dell’area di rigore; il secondo, punta di raccordo di qualità e molto adatto al 4-4-2. Il problema sono gli altri, ovvero quei compagni di reparto che per motivi simili e diversi adesso non sono in condizione.
A parte l’insostituibile colombiano e al partner ideale francese, gli unici in grado di resistere ad alti ritmi per una gara intera, il resto degli attaccanti appare da tempo in difficoltà. Balotelli, dopo la maledetta pubalgia, fatica a ritrovare la forma e il posto in squadra, anche per recenti prestazioni colpevolmente sbagliate dal punto di vista dell’atteggiamento. Le solite lacune, ammette La Gazzetta dello Sport. Buono l’impatto ma scarso il successivo rendimento di Boateng il quale, però, da jolly offensivo sta scalando posizioni e ha importanza anche sotto il profilo mentale della squadra. Menez è l’ultimo recupero, tornato in campo a 8 mesi di distanza ma ancora lontano dal 100% e di conseguenza dalla maglia dal 1’. Luiz Adriano, infine, rimane un nodo da sciogliere: di fatto ai box dall’Alessandria in poi, era già stato ceduto in Cina prima del clamoroso dietrofront e non sembra perfettamente concentrato.
Da loro dipende il cambio di passo, che in corso d’opera può essere decisivo. Bacca e Niang sono al top ma da soli non bastano: il terzo posto sarà più alla portata se verranno recuperati presto tutti i giocatori per il rush finale della stagione.