Alex, una bella e inaspettata sorpresa del Milan di Mihajlovic. Gli albori della stagione non sembravano andare nella direzione del brasiliano, per il quale si era addirittura auspicata una cessione, eppure il tempo lo ha premiato come partner ufficiale di Romagnoli. All’inizio si pensò a Rodrigo Ely, bocciato (o meglio, rimandato) perché ancora acerbo, poi Zapata protagonista delle sue solite e croniche disattenzioni e Mexes, mai amato e apprezzato realmente dal tecnico serbo. E quindi, da outsider, Alex, che a suon di buone prestazioni si è guadagnato stima e spazio in campo. Al netto di qualche acciacco fisico, comunque decisamente minori rispetto alla scorsa stagione, l’ex PSV è un titolare indiscusso del Diavolo 2015/2016: è con il trio Donnarumma-Alex-Romagnoli che il Milan ha trovato maggiore equilibrio e solidità difensiva.
Il pupillo di Ancelotti al Chelsea e al PSG iniziò molto bene anche con Inzaghi, mostrando la propria potente perentorietà al centro della retroguardia: l’estrema ed esagerata fragilità fisica e muscolare, tuttavia, ne hanno condizionato pesantemente la presenza e la continuità nel corso dell’anno. Ma oggi, più stabile e integro, sta dando un ottimo contributo, riuscendo a mettere una pezza su una grossa lacuna del mercato: non aver acquisito una spalla difensiva di Romagnoli. Il talentuoso centrale di Anzio ha trovato un “socio” concreto, affidabile ed esperto che possa limitarne le fisiologiche immaturità e superficialità dei vent’anni. E sui calci piazzati, un fiore all’occhiello della gestione di Mihajlovic, il brasiliano dà enormi soddisfazioni: le reti contro Frosinone e (soprattutto) Inter hanno spostato equilibri e portato punti alla causa milanista.
Con un Alex così, l’ipotesi di un prolungamento di contratto non è affatto da scartare. Il ragionamento è prematuro per vari motivi (su tutti la politica di via Aldo Rossi di discutere ogni rinnovo solo a stagione conclusa) e il Tanque verdeoro non è fisicamente stabile al 100%, ma l’alto rendimento stagionale, la compatibilità con Romagnoli e la pericolosità offensiva nel gioco aereo sono motivi validi per iniziare a pensarci. Anche perché in difesa, a giugno, scadranno anche i contratti di Zapata e Mexes: per entrambi è estremamente probabile l’addio ai colori rossoneri. In estate c’è attesa e speranza per un investimento top in difesa (piace Mammana del River Plate), ma un Alex in più nel motore farebbe comodo. Mammana-Romagnoli titolari e il brasiliano come chioccia e prima riserva: niente male, vero?
This post was last modified on 12 Febbraio 2016 - 22:05