Queste le dichiarazioni rilasciate da Riccardo Saponara, alla Repubblica, in merito alla gara di domani, tra Empoli e Inter: “Non la vivo come un derby, è solo una partita di visibilità e prestigio, un banco di prova per capire quanto siamo maturi, contro una big completa, che lotta per lo scudetto. Il Milan, ora, è nascosto nel mio cuore, non sento più il rossonero addosso, sono più cinico. Da piccolo, era diverso: ho ereditato la fede dalla famiglia, l’ho coltivata nel mito di Kakà. Il primo ricordo è lo scudetto del ’99: io e mio padre facevamo le poste a Zaccheroni, sotto casa, a Cesenatico, e inscenammo un incontro casuale e lui ci regalò dei gadget dalla macchina. Un’altra volta, la security ci fermò in zona mista: Ganz mi vide e portò me, che avevo otto anni anni, sul pullman, con Weah, N’Gotty, Ambrosini“.
This post was last modified on 5 Gennaio 2016 - 13:50