Domani sera, all’Olimpico, il Milan affronterà la Roma di Rudi Garcia. I capitolini sono una squadra forte e pericolosa che, per potenzialità, potrebbe impossessarsi del vertice della classifica e dire la sua anche in Champions League. Tuttavia, ormai da due stagioni, i giallorossi sono soliti non esprimersi al meglio, perdere punti contro compagini abbordabili, venir meno nei momenti decisivi e non evidenziare quella continuità di rendimento richiesta per effettuare il salto di qualità. Ecco allora che, pur disponendo di un organico di alto livello, la Roma, che al momento occupa la quinta posizione della graduatoria, che ha superato a fatica la fase a gironi di Champions League e che è già stata estromessa dalla Coppa Italia, potrebbe essere arginata e superata.
Punti di forza: il centrocampo; la fascia destra.
Rudi Garcia, che è solito disporre i suoi uomini con il 4-3-3, dispone di una linea mediana di indiscusso valore. Nainggolan, De Rossi e Pjanic, pur presentando caratteristiche diverse, sono centrocampisti di caratura internazionale. Mentre il belga eccelle per dinamismo, potenza, determinazione, abilità in fase di interdizione e propensione all’inserimento, il pilastro della Nazionale di Conte dispone di forza fisica, esperienza, senso del gioco e della posizione, sa proteggere al meglio la difesa, fornisce filtro ed eccelle in fase di contrasto e recupero palla. Che dire, poi, di Miralem Pjanic? Il bosniaco è un giocatore dotato di qualità tecniche, rapidità di pensiero, dinamismo, fantasia e personalità: in qualsiasi circostanza, è capace di creare palle gol e giocate illuminanti. Ma non finisce qui. Sulla corsia di destra, sfreccia infatti Florenzi, abile ad alternare con successo le due fasi, bravo a saltare l’uomo, proiettarsi in avanti, effettuare incursioni vincenti e coprire la corsia di competenza. Se poi fosse in serata anche Gervinho, velocista capace di esaltarsi un presenza di spazi e di mettere a segno dribbling vincenti, la catena di sinistra del Milan potrebbe andare in seria difficoltà.
Punti deboli: Szczesny; Rudiger; la fase di finalizzazione.
Salvo colpi di scena, i pali della Magica saranno difesi da Szczesny. Quest’ultimo è un estremo difensore a dir poco discontinuo, tanto da essere solito alternare parate importanti a frequenti errori, caratterizzati dalla mancanza della giusta concentrazione e da problemi nelle uscite e dinanzi a conclusioni dalla media distanza. Insomma, qualora i rossoneri andassero spesso alla conclusione, l’ex portiere dell’Arsenal potrebbe farsi trovare impreparato. Un altro tasto dolente, per la formazione giallorossa, è Rudiger. Difensore centrale classe ’93, il tedesco dispone di forza fisica ed efficacia sulle palle alte, ma palesa problemi riguardanti la comprensione dello sviluppo delle azioni, il senso della posizione, la mobilità e l’elasticità: non garantisce stabilità a lungo termine e, se non venisse ben protetto dai compagni di reparto e dai mediani, potrebbe incappare in qualche svarione di troppo. Infine, alla Roma, costretta a fare i conti con la squalifica del deludente Dzeko, manca un centravanti che segni con regolarità, tenga palla e faccia salire la squadra. Una situazione, quest’ultima, che sottolinea i demeriti di Garcia, che fatica a impostare la fase offensiva e di finalizzazione e che continua a proporre un attacco costituito, nella maggior parte dei casi, da pesi leggeri.
Giocatore chiave: Miralem Pjanic.
Centrocampista rapido ed estroso, capace di saltare l’uomo, creare superiorità numerica, leggere bene lo sviluppo dell’incontro, mettere in circolo doti tecniche, personalità ed esperienza, il bosniaco rappresenta l’uomo in più a disposizione della Roma. Da una sua giocata, potrebbe dipendere l’esito dell’incontro.
This post was last modified on 9 Gennaio 2016 - 10:56