Le chance si sfruttano: attaccanti poco cinici rimessi in discussione

Da Mihajlovic il monito ai suoi giocatori era arrivato forte e chiaro: vincere con l’Alessandria sarebbe stata la priorità, ma la prestazione avrebbe deciso le gerarchie in vista del derby. Scommessa lanciata e raccolta da nessuno, specialmente tra gli attaccanti. Il poco cinismo e la poca concretezza sotto porta hanno determinato lo striminzito 0-1 col quale i rossoneri mettono un piede in finale di TIM Cup in vista del ritorno a San Siro. Quella con l’Alessandria sarebbe potuta essere la sfida del riscatto, l’occasione ghiotta per fare passi avanti soprattutto per chi gioca meno.

Bocciato l’attacco come reparto ma anche come singoli. Luiz Adriano di rientro dalla Cina è apparso spaesato e scollegato dal gioco rossonero, meno combattivo del solito e poco propositivo. Balotelli segna dal dischetto e nulla più, atteggiamento del peggior SuperMario e sigillo di Mihajlovic che per lui conferma la panchina nel derby. Boateng limitato tatticamente da una posizione in campo non propriamente sua, fa del suo meglio pur non segnalandosi mai in maniera positiva. Infine, Niang che con un balzo temporale torna a quel 12 marzo 2013 al Camp Nou dove fallì una clamorosa occasione contro il Barcelona stampando il pallone contro il palo, per un gol non avvenuto che avrebbe potuto cambiare molte cose di quella Champions League e della storia recente del calcio europeo; all’Olimpico di Torino per fortuna la pressione è decisamente minore ma resta una ghiotta chance non sfruttata dal giovane francese.

Se senza Bacca il reparto offensivo non riesce a concretizzare le molte palle gol che si presentano è ovvio che ogni componente vada rimesso in discussione, sia in ottica mercato, sia in ottica derby: nel primo caso la voce di un arrivo di Pavoletti potrebbe suscitare qualche malumore e farebbe in modo che là davanti qualcuno faccia le valigie con urgenza (vedi Luiz Adriano), ma se questi sono i Balotelli, i Niang e i Boateng che completano la rosa siamo davvero dei passi indietro rispetto a chi in classifica sta più in alto di noi. E con il derby alle porte, dopo una prestazione così scialba, immaginare chi affiancherà Carlos Bacca in attacco è un dubbio amletico dalla difficile risoluzione.

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