Trapela la solita prudenza in merito alla cessione del 48% del Milan a Mr. Bee, trattativa comunque riaperta dopo il summit di martedì sera ad Arcore fra Silvio Berlusconi e il broker di Bangkok. Oggi La Gazzetta dello Sport ha riassunto nei dettagli la due giorni di affari, dando diverse speranze di arrivare finalmente al closing.
Ieri Taechaubol ha espresso soddisfazione con i suoi collaboratori anche per il vertice negli uffici della Fininvest (durato circa 3 ore), insieme ai vertici della holding e in presenza di legali e advisor. Tornando a Villa San Martino, il faccia a faccia fra i protagonisti è servito per presentare gli investitori che compongono la cordata e che dovrebbe andare a rilevare la minoranza rossonera. Oltre alla Citic Securities, c’è un altro istituto finanziario cinese importante e+trato in scena lo scorso dicembre. Presente pure la Ads Securities di Abu Dhabi, che fino a poco tempo fa sembrava essersi defilata. Dall’ambiente milanista si è compresa la necessità di effettuare una decisa accelerata. Non c’è ancora una scadenza, però l’idea è quella di fissare nel giro di poche settimane le ultime clausole dell’operazione: la quantificazione della caparra a carico di Bee, il bilanciamento dei rispettivi gruppi nel CdA, le modalità per affidare da subito poteri pieni a Bee con la garanzia di avere voce in tutte le scelte.
Da Via Paleocapa, poi, era emersa l’indiscrezione secondo la quale Mr. Bee avesse chiesto il possesso del 51% nel giro di 1-8-24 mesi. Una scalata verso la maggioranza che però non trova d’accordo Berlusconi e nemmeno Fininvest: invariati, dunque, i famosi 480 milioni di euro.
This post was last modified on 21 Gennaio 2016 - 13:56