Ne La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, il portiere del Bologna Antonio Mirante ha presentato la sfida che vede i rossoblù ospiti del Milan nel turno dell’Epifania: “Con Donadoni abbiamo invertito la rotta, ha portato tranquillità in un ambiente depresso. Già con Delio Rossi avevamo fatto buone partite condannati però dai risultati. Ci hanno dato slancio le partite con Roma e Napoli, speriamo il Milan sia la terza big da mettere sotto. Temo Bonaventura, come o più degli altri capace di fare la differenza da solo. Servirà il miglior Bologna. Loro non sono in crisi, altroché, siamo noi a doverci riscattare dal k.o. con l’Empoli: partiamo pensando di non essere la vittima sacrificale, ma di andare a far punti“. Mirante è concittadino di Gianluigi Donnarumma (entrambi di Castellammare di Stabia) e racconta anche qualche aneddoto sul talento rossonero: “Di più: stessa scuola calcio, il Club Napoli, stesso preparatore, Ernesto Ferraro, che ci ha visto e cresciuto da ragazzini. Gigio l’ho conosciuto che aveva appena 13 anni, lui si stava allenando, io ero in visita. L’ho visto e ho pensato fosse un predestinato. Oggi confermo: il Milan ha un tesoro nella mani e lui ha davanti un futuro grandioso, la serenità con cui veste una maglia così pesante fa impressione, prima ancora del fisico e della tecnica. Per la nostra terra, una fucina di portieri, è un nuovo orgoglio: Iezzo, io, i fratelli Donnarumma. Le nostre famiglie abitano vicino, noi abbiamo frequentato le stesse persone: è curioso che ora ci si affronti da avversari“.
This post was last modified on 5 Gennaio 2016 - 19:00