Sinisa Mihajlovic ha parlato nel post partita di Milan-Fiorentina.
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“Sono soddisfatto, partita attenta e di grande sacrificio. Abbiamo meritato di vincere, la Fiorentina aveva sempre segnato e oggi è rimasta a secco. Abbiamo chiuso bene la settimana dopo un periodo complicato. Volevo ringraziare Berlusconi, ha scelto il momento giusto per dire quello che ha detto. Queste parole danno serenità e fanno stare tutto l’ambiente carico. Abbiamo regalato una bella soddisfazione al Presidente, ma rimane solo una partita. Sarà il girone della rivincita, Juve e Napoli hanno qualcosa in più ma rimangono 18 finali. Dobbiamo scalare più posizioni possibili. Ultima spiaggia? Quest’anno in vacanza andrò in montagna. Bisogna fare i complimenti alla squadra, a volte abbiamo sprecato troppo ma l’impegno c’è sempre stato. Ora testa già alla trasferta di Empoli. Dove siamo cambiati? A Firenze abbiamo perso dopo aver giocato una partita strana fra espulsione e rigore. Nel girone di andata ci mancano 5-6 punti, ma il campionato rimane aperto e siamo a tre punti dal quinto posto. Avremo gli scontri diretti in casa, tranne il Napoli, ma speriamo che questo sarà il girone delle vendette. Mercato? Nel girone di andata non siamo mai stati al 100%. Dopo la partita col Napoli abbiamo cambiato ma poi siamo passati anche al 4-4-2. Qualcuno riavremo al top Menez, Boateng e Balotelli, la mia idea è quella di tornare col 4-3-1-2. Al momento i trequartisti non sono pronti. Boateng? Sono molto contento per lui, come per Balotelli. Sono due giocatori importanti, non sono ancora al top della forma ma quando stanno possono fare la differenza. Ranocchia? Parlo con la società, lavoriamo insieme ma discuto con Galliani”.
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“Sono molto soddisfatto perché abbiamo fatto una partita attenta e di sacrificio. Abbiamo vinto meritatamente, la Fiorentina aveva sempre segnato e oggi no. I ragazzi sono stati bravissimi: chiusa al meglio una settimana complicata. Ringrazio Berlusconi, che è un grande non solo per i trofei vinti ma perché sa perfettamente quando dire certe cose e che cosa dire: ci ha spinto a questa vittoria. Il campionato è ancora aperto, spero che il girone di ritorno sia di rivincite e vendette. Le parole del presidente? Mi hanno fatto piacere, come alla squadra, quando c’è fiducia e serenità si lavora al massimo. Meglio tardi che mai… Spero che adesso l’ambiente migliori. A Firenze abbiamo perso meritatamente, anche se abbiamo giocato 55’ in 10 e preso un gol su rigore. Siamo cresciuti tanto rispetto all’esordio di Serie A. Preparata bene la gara, vinto come squadra. Vorrei ancora più possesso palla e gestione della partita, ci vogliono le caratteristiche giuste e noi abbiamo più giocatori che strappano, senza palla al piede. Di recente abbiamo comandato il gioco: questi ragazzi hanno sempre messo l’impegno, applicando il lavoro in allenamento. Oggi c’è stato un atteggiamento importante. Noi giochiamo bene: per occasioni create e tiri in porta siamo fra le prime in Italia. Ovviamente dovevamo fare spesso meglio. Solo con l’Atalanta abbiamo rubacchiato un punto, per il resto ce ne mancano 6-7. Il campionato è lungo, ce la giocheremo contro tutti. Giocare a San Siro non è facile, così acquistiamo coraggio e ci sblocchiamo: lo spirito è quello giusto. Rischiato poco o nulla: la fase difensiva è stata completa”.
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“Voglio ringraziare tutta la squadra, abbiamo chiuso nella maniera migliora una settimana difficile e voglio ringraziare il presidente, che è un grande presidente, perché un gran presidente non è solo quello che va a vedere le partite ma anche quello che sa scegliere cosa dire. I ragazzi danno il massimo ogni volta che vanno in campo, qualche volta ci va bene altre meno bene, ma sono grandi professionisti. Abbiamo difeso ma non ci siamo chiusi dietro, poi abbiamo fatto male a loro nelle ripartenze. Abbiamo rischiato poco ed è merito di tutta la squadra. E’ una vittoria importante contro una squadra importante, dà fiducia ma ogni partita ha una storia a sè. Se giochiamo così comunque possa giocare alla pari con tutti. Se andiamo in campo e lo facciamo con questo spirito penso che nessuno avrà nulla da dire. Siamo noi a dover riportare i tifosi allo stadio e cambiare i fischi in applausi. Honda? E’ un giocatore affidabile e quando gli dici qualcosa lo fa. Sono contento di lui e di tutta la squadra. Il mio obiettivo è quello di tornare al 4-3-1-2 ma finché non recupero tutti il modulo attuale è quello che ci dà più garanzie. Bacca? E’ un giocatore importante, è un cecchino, quando gli capita l’occasione la butta dentro, poi ha spirito di sacrificio, si fa trovare sempre pronto”.