Dopo Roma-Milan, parla mister Sinisa Mihajlovic.
MEDIASET PREMIUM
“I veri uomoni si rialzano sempre, pensiamo all’inizio della gara e ringraziamo Donnarumma. Dopo il secondo tempo forse meritavamo di più. Nelle ultime partite abbiamo creato tante occasioni e ottenuto solo 1 punto. Dobbiamo essere più cinici ma ringrazio comunque i ragazzi. Romagnoli? Fin ora ha fatto bene, ma oggi si doveva dare una svegliata. Oggi non è partito bene, poi abbiamo cambiato marcatura con Zapata. Possiamo perdonarlo per l’etá, lui è giocatore importante: ha qualitá e forza. Boateng? Lui si trova meglio come punta, trequartista o esterno. Sono molto contento di lui e spero continui cosí. Non so se era un Milan diverso rispetto al Bologna, anche lì abbiamo creato un sacco di occasioni. Per quello che abbiamo fatto sul campo, abbiamo solo 1 punto al posto di 6. È una squadra unita e che crea, mi spiace per i ragazzi ma non devono perdere fiducia. Il momento non è facile, ma i veri uomini quando cadono si rialzano sempre. Sono abituato alle pressione, convivo da 3 mesi con questa situazione. La mia espulsione? Non si può fare nulla. L’ho tirata per la delusione di un gol sbagliato, mi prendo le mie responsabilitá ma mi sono arrabbiato anche col massaggiatore che mi ha messo quella bottiglia. Ormai un allenatore non può fare nulla, era solo per scaricare la tensione. Capisco non sia un grande esempio nemmeno per i miei figli che erano in tribuna. Sul mercato ho le idee chiare, la societá è sempre presente e vediamo che può fare“.
SKY SPORT
“Volevo vedere una reazione e c’è stata. I veri uomini quando cadono poi si rialzano: noi oggi abbiamo finito a testa alta. Nel primo tempo abbiamo rischiato di prendere più gol, ci ha salvato Gigietto (Donnarumma), poi nella ripresa potevamo anche vincere con Kucka. Non siamo fortunati, penso che dovevamo fare 6 punti in queste due gare del 2016 e invece ne abbiamo raccolto solo uno. Questa squadra ha dimostrato un’altra volta di essere compatta e unita. L’approccio? Gol a freddo su palla inattiva, dovevamo gestirla meglio. Noi in difficoltà nei primi 10’, ho visto male Romagnoli e doveva darsi una sveglia. Poi si è ripreso, è giovane e va compreso. Meritavamo di vincere. Roma? Non mi piace parlare degli avversari. Loro sono forti e in difficoltà come noi, non è facile giocare in casa con i tifosi che ti fischiano. Siamo professionisti e dobbiamo tapparci le orecchie, ma non fa piacere. Succede anche a San Siro. Da 3 mesi si parla del mio possibile esonero, la mia famiglia (oggi presente all’Olimpico) si è fatta le spalle larghe. In Coppa sarà fondamentale vincere, dovremo qualificarci per forzo: merito dei ragazzi e grazie a loro. Oggi siamo sempre stati una squadra. Con il Bologna non dovevamo avere ansia di vincere ma pazienza. Oggi abbiamo dimostrato di essere più maturi. Ci mancano dei punti, anche 6-7. Il campionato è ancora lungo, se giochiamo così ci potremo togliere grandi soddisfazioni. Luiz Adriano ci ha dato una grande mano, ripiegando su De Rossi: ha fatto molto bene. Boateng ha fatto una grande partita, sono contento. Espulsione? Ormai un allenatore in panchina non può fare più nulla: ero arrabbiato per l’errore di Kucka, cosa dovevo dire una poesia? Non è stata una bella figura, però andiamo capiti. Ci giocavamo molto”.
MILAN CHANNEL
“Quello che ho detto ai ragazzi, i veri uomini quando cadono si rialzano sempre. Noi abbiamo finito la gara in piedi e a testa alta. Nel primo tempo abbiam preso le misure e nel secondo abbiamo dominato. Non siamo stati fortunati, ma volevo vedere la reazione della squadra e ha fatto bene. Siamo un gruppo unito e questo dà fiducia. Il campionato è ancora lungo, l’importante è credere in quello che si fa. Ora pensiamo alla Coppa Italia, loro si chiuderanno ma noi dobbiamo avere pazienza, essere squadra e cercare di fare il nostro gioco. Se giochiamo come sappiamo la vinciamo. Dobbiamo far capire che questi ragazzi non sono scarsi ma anzi hanno carattere e stasera lo hanno dimostrato”.
CONFERENZA
“Quello che ho detto anche ai ragazzi, quando cadono si rialzano sempre. A parte i primi dieci minuti in cui abbiamo rischiato tanto, abbiamo giocato a testa alta, cercando fino all’ultima di vincerla. Siamo stati sfortunati ma questa non vale soltanto per oggi. Comunque abbiamo ancora una volta dimostrato che siamo un gruppo unito e compatto, dispiace solo per il risultato. Abbiamo sempre fiducia, in noi stessi e nel lavoro che facciamo. Abbiamo preso gol su palla inattiva, abbiamo sofferto. L’espulsione? Ormai gli allenatori in panchina non possono fare più nulla, io ho calciato la bottiglia perché ero deluso per il gol mancato ma cosa dovevo fare? Recitare una poesia? Avevo solo bisogno di sfogarmi, non ero rivolto all’arbitro. I fischi? Se Roma e Milan fossero dove dovrebbero essere non ci sarebbero. Sta a noi trasformare i fischi in applausi. Totti? I rapporti, a parte un periodo, sono sempre stati buoni. L’ho visto un po’ invecchiato ma ho avuto un po’ paura quando è entrato. Secondo me è il calciatore italiano più forte degli ultimi 20-30 anni. Boateng è entrato bene, si è allenato bene per 6 mesi e si è meritato la conferma. Ha dimostrato di essere un giocatore di carattere, tecnica, è una risorsa importante. Se guardo tutte le partite che abbiamo fatto, quello che abbiamo creato e quello che abbiamo sbagliato, penso che ci mancano almeno 6-7 punti. Quando vedo una squadra unita, che crea, sono ottimista perché so che arriveranno anche i momenti migliori”.