Luiz Adriano in Cina sì, Luiz Adriano in Cina no. La strada che percorre il mercato invernale rossonero parte con un inversione a U alquanto clamorosa. L’attaccante brasiliano non parte e forse non partirà nemmeno negli ultimi giorni, nonostante alcune richieste. Il fatto è che se non dovesse arrivare un’offerta allettante per tutte le parti (come lo era quella del Jiangsu Suning), il numero 9 del Milan resterà e verrà confermato nel breve-medio periodo tra i titolari, giocandosi un posto con Niang (salvo partenza con direzione Leicester).
Galliani sbandiera la chiusura del mercato rossonero rassicurando tutti che i colpi milanisti saranno i reintegri nel gruppo di Balotelli e Menez. Ora, se per Balotelli siamo coscienti dei limiti caratteriali del giocatore che nonostante uno smisurato talento faranno di lui sempre un giocatore mediocre, per Menez, ormai prossimo al rientro in allenamento col resto della squadra, rimangono forti perplessità sulla tenuta fisica, sul suo inserimento tattico e su come potrebbe reagire a molte panchine consecutive dato il suo essere fumantino già evidenziato in precedenti esperienze. E se Boateng dopo mesi d’allenamento ancora non è in uno stato di forma accettabile, la presenza di Luiz Adriano nelle fila di Mihajlovic rassicura più di un tifoso.
Giocarsi il posto con Niang è quanto successo fin qui, quindi non sorprenderà nessuno se la staffetta tra i due attaccanti proseguirà con l’inserimento di Balotelli. Il brasiliano, infatti, ha saputo essere più pronto di tutta la concorrenza, e da questa escludiamo Bacca: è già stato più volte decisivo, prezioso e positivo nell’economia di sfide come quella con Empoli e Sassuolo. La sua permanenza, dunque, non è da vedere come un passo falso di un mercato in crisi di colpi, ma come una fortuna da riscoprire e rivalutare.
This post was last modified on 29 Gennaio 2016 - 18:58