Dopo quelle di San Siro, nel post Milan-Napoli, arrivano nuove e pesanti dichiarazioni di Honda sul Milan. Questa volta il giapponese ha parlato a Kyodo News, esprimendosi in questi termini.
Sul suo arrivo e il Milan: “Sapevo che la squadra attraversava un momento difficile quando sono arrivato. Mi ha voluto Allegri fortemente, ma le cose erano destinate persino a peggiorare. Avevo buone intenzioni, volevo dare una mano per migliorare me stesso e la squadra, ma gli allenatori sono stati sempre esonerati: è mancata la continuità ed il periodo nero si è allungato a dismisura“.
Sul mercato: “Sulla carta il Milan avrebbe tutto per tornare ad essere grande, è una società prestigiosa e dalla grande tradizione. Ma che ciò avvenga mentre io sono ancora qui credo sia dura. Negli anni passati sono arrivati giocatori come Kakà, Robinho, Balotelli, Torres, tutti ottimi calciatori. Ma non basta acquistare un campione, a fine carriera magari, per pensare di risolvere tutto“.
Infine, Honda ha parlato dello SV Horn, società austriaca da lui acquistata la scorsa estate: “L’esperienza attuale mi sta aiutando per l’Horn. Guardo al Milan anche dal punto di vista del dirigente, dell’allenatore. Non sono al Milan solo come un giocatore, ma ho analizzato e osservato il club su diverse angolazioni. La cosa più importante che ho imparato nel gestire un club è che non si può lasciarlo andare. Le cose cambiano tantissimo da settimana a settimana. Puoi fare bene in una settimana e toccare il fondo nella successiva. Quello che posso dire senz’altro è che voglio proseguire ad essere un proprietario. Penso di poter dare qualcosa di nuovo nel modo in cui i proprietari lavorano con allenatori e giocatori. Non puoi mai sapere quello che può succedere nel mondo del calcio. Prima di tutto voglio raggiungere i miei obiettivi come proprietario e se arrivasse l’opportunità penserò ad allenare. E’ un lavoro estremamente intrigante”.
This post was last modified on 5 Gennaio 2016 - 16:51