Queste le dichiarazioni rilasciate da Roberto Donadoni:
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“Sorrido perché mi date del vecchio. Ho detto ai miei ragazzi di avere coraggio e convinzione nei loro mezzi. Quando si ha coraggio, escono prestazioni in cui rischiamo, soffriamo, ma, come accaduto oggi, possiamo vincere. Ci dev’essere convinzione in ciò che si può fare. Mi arrabbio, quando i ragazzi non ci credono e perdono entusiasmo. Mi piace vedere voglia ed entusiasmo, non dobbiamo mai perdere convinzione. Tutto passa tramite situazioni. Ferrari è entrato molto bene, così come è entrato bene Oikonomou: le nostre risorse sono i giocatori che subentrano. Abbiamo una rosa competitiva: tutti cercano spazio. Merito del drone? Assolutamente (ride, ndr). Non ho portato segreti, ho portato semplicità e concretezza. E’ questo il lavoro mio e del mio staff, verso cui sono esigente, ma anche riconoscente. Non abbiamo ancora fatto nulla. Siamo sulla buona strada, vogliamo continuare così. I giovani vivono molto sul coraggio, sull’impulso: più trasmetto grinta, meglio è. Ho un gruppo molto volonteroso. Gli applausi di San Siro? Mi hanno dato dimostrazione di affetto, un’altra volta: questo mi ripaga di molte cose. Questi sono sentimenti che non rientrano sotto l’aspetto tecnico“.
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“Non ho la bacchetta magica, esiste solo la voglia di lavorare e quando hai un ambiente che ti segue le cose diventano meno difficili. I ragazzi oggi hanno capito cosa andava evitato ed il risultato è figlio di cosa i ragazzi mettono in campo. L’accoglienza di San Siro? E’ qualcosa di meraviglioso, ringrazio i tifosi per gli applausi, avrei fatto qualche salto o qualche capriola. Mi tengo stretto questo sentimento della gente, che va ben oltre il risultato sportivo. Ero convinto che il Milan è una squadra soffre se cerci di impensierirla, quindi ai ragazzi ho sottolineato questo aspetto: nel primo tempo non avevamo troppa convinzione in noi stessi, nel secondo tempo lo abbiamo fatto un pò di più, subendo anche delle ripartenze, ma alla fine questo atteggiamento ci ha ripagati. Io al Milan? Al momento il mio futuro dice solo Bologna, voglio far crescere questa squadra”.
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“Il sentimento che ho provato e che provo a San Siro ogni volta è estremamente gratificante, sono sentimenti forti e non riesco a farli trasparire. Dico grazie a tutti perché queste situazioni vanno oltre anche la vittoria. Il Milan è una squadra che palesa qualche difficoltà ma la sensazione è che siano difficoltà psicologiche, perché ha un grande potenziale e quindi quando non si ottengono certi risultati la maglia diventa pesante”.