Togliere Niang ci poteva stare, cambiare l’attacco in quel momento anche, ma col senno di poi non per fare spazio a quel Balotelli. Poteva essere la mossa decisiva, il cambio vincente, e invece il suo impatto ad Empoli è stato più che negativo, vota La Gazzetta dello Sport.
L’approccio è stato sbagliato, di conseguenza il resto. SuperMario, apparso subito nervoso dopo i soliti fischi che però non riesce mai a lasciarsi alle spalle, non ha mai inciso né fatto lavoro di squadra, giocando una partita a sé. E male. Nella breve serata, l’ex Liverpool sbaglia un gol facile facile solo e dinnanzi a Skorupski, ma per fortuna era in leggero fuorigioco, poi una punizione dal limite, perfetta per lui, che però “spara” debole e centrale. Infine, non se ne sentiva la mancanza, ecco l’ammonizione sciocca che fa riaffiorare i fantasmi del vecchio Balo, quello più abile a privilegiare nervi ed istinto anziché scendere in campo con volontà e maturità. Serviva raddrizzare la gara, vincerla, ma l’attaccante non ha dato il massimo.
La buona notizia è che sta bene, ormai recuperato a pieno e rappresenta sempre una risorsa preziosa. Magari da usare titolare martedì in Coppa Italia, nella semifinale d’andata contro l’Alessandria all’Olimoico di Torino. Dipende da Mihajlovic, ovviamente se sarà un altro Balotelli.