Da Empoli a Empoli, un girone dopo il Milan è cambiato, forse ha trovato una sua idea e compattezza, sicuramente ha trovato il suo bomber principe. Carlos Bacca, dopo lo scialbo esordio alla prima giornata contro la Fiorentina, ha segnato a San Siro proprio contro i toscani il suo primo gol con la maglia rossonera. Fino ad oggi sono 9 i centri in campionato (più i due in Coppa Italia) in appena 28 tiri in porta: un vero e proprio cobra che annusa la preda e poi azzanna senza pietà. Grazie a lui i rossoneri hanno guadagnato 20 punti sui 32 fatti: un’efficacia impressionante che fa del 70 un elemento imprescindibile della squadra.
Accusato di discontinuità l’ex Siviglia non si è fatto abbattere e ha sempre giocato per il bene della squadra, cercando di fare quello che gli riesce meglio: segnare. A fianco a lui si sono alternati Luiz Adriano, Balotelli nelle sue pochissime apparizioni e ultimamente Niang. Solo nelle trasferte contro Genoa e Torino il colombiano è partito dalla panchina, e in quelle occasioni il Milan ha raccolto solo un punto (pareggio contro i granata, non difficile immaginare chi segnò la rete) e infatti Mihajlovic nelle altre sfide non ha mai rinunciato al suo centravanti.
In estate il mancato arrivo di Jackson Martinez fece virare la società su Bacca che i gol li ha sempre fatti, 49 in 108 presenze con il Siviglia. Le critiche di molti tifosi per i 30 milioni spesi si stanno via via sgretolando sotto i gol del 29enne colombiano. El Peluca è un killer dell’area di rigore, bravissimo negli spazi e ad andare in profondità: va servito con qualità, caratteristica abbastanza carente al Milan e che aumenta il valore del suo bottino finora raggiunto. Contro l’Empoli vuole continuare sull’onda lunga del gol meraviglioso messo a segno contro la Fiorentina. Lui e Bonaventura sono sicuramente le stelle più lucenti del Diavolo e quando il fattore B&B ingrana difficilmente arriva una sconfitta.
This post was last modified on 23 Gennaio 2016 - 18:46