Bacca e poi basta. Uno dei più grandi problemi del Milan, analizza La Gazzetta dello Sport, sono i gol dell’attacco: molto pochi rispetto alle prime in classifica (a parte l’Inter) e quasi solo siglati dal colombiano. La buona notizia dopo Empoli è che Carlos si è confermato bomber anche in rossonero, al contrario i suoi compagni di reparto hanno confermato le difficoltà.
A livello di singoli, è un momento delicato per Niang, di fatto il titolare di questi mesi: dopo l’impatto iniziale il francese sta faticando molto, appare in fase calante e arriva da 2-3 bocciature pesanti nelle prestazioni nonostante caratteristiche forse ideali per “fare coppia” e la fiducia dell’allenatore. Balotelli, risolta la pubalgia, sta faticando a ritrovare forma e spazio e l’ingresso in campo del Castellani ha deluso per supponenza e nervosismo. Menez rimane un’incognita, altro solista da integrare negli schemi, a Boateng invece serve tempo per raggiungere il top della condizione ma poi potrebbe fare la differenza. Infine Luiz Adriano, un caso vista la non cessione in Cina: ma disponibile e forse il migliore insieme a Bacca in passato, pronto a riconquistare il posto.
Nelle ultime sette gare di campionato l’ex Siviglia ha segnato regolarmente, il resto zero ad eccezione della rete di Boateng con la Fiorentina. Così non va bene, le cose non funzionano e sono destinate a peggiorare se non verrà scoperta presto la soluzione. Lo confermano i numeri generali (e negativi)della stagione. Mihajlovic deve trovare presto il partner ideale del 29enne, un giocatore capace di garantire continuità ed affidabilità. C’è bisogno del giusto mix per comporre una zona offensiva all’altezza e “cattiva”, all’interno di una squadra ancora statica.