Propositi per il 2016? Costruire un nuovo Milan, mattone su mattone

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E’ passato un altro anno e siamo sempre più lontani dal Milan che vinceva e ci faceva sentire orgogliosi in tutto il mondo di amare questi colori. Onestamente a livello di società e soprattutto di proprietà non ci sono le premesse per auspicare un 2016 in grado di rispolverare fasti ormai antichi. Speriamo che almeno si plachino gli istinti propagandistici e illusori di chi ci propina gli investitori orientali che sborsano 480 milioni per vendere le nostre magliette in Cina oppure di chi si diverte a giocare col plastico del nuovo stadio come se fosse un Lego.

Lasciamo nel 2015 queste amenità e proviamo a pensare in positivo per il futuro. Pensare in positivo non significa illudersi di tornare in Champions League o costruire una squadra da scudetto. Pensare in positivo significa mettere qualche mattoncino per costruire il Milan che verrà. Che verrà non si sa quando. Cosiccome non si sapeva all’inizio degli anni ’80 quando avrebbe dato i suoi frutti la covata dei vari Baresi, Maldini ecc ecc. Ma iniziamo a costruirlo. Mattoncino dopo mattoncino. In questo caso ha senso rispolverare la metafora del Lego. Qualche mattoncino già c’è e pensiamo ai soliti Donnarumma, Romagnoli, Bertolacci, Bonaventura e forse qualche altro. Altri mattoncini vanno cercati sul mercato. Ovviamente si possono cercare soprattutto quando si tira fuori qualche logico “soldino” a meno di qualche invenzione di mercato.

Una di queste potrebbe essere lo scambio con la Lazio: io ti dò Matri ed El Shaarawy, tu mi dai Candreva. Un’operazione elaborata e ambiziosa. Ma che sarebbe una manna per il Milan e soprattutto consentirebbe di spendere zero, anche grazie all’intesa politica con Lotito (forse a qualcosa servono i buoni rapporti…). A proposito di “buoni rapporti” non è male anche la concreta ipotesi di scambio di prestiti con il Genoa Cerci-Perotti. A parte queste idee, dicevamo, servono investimenti. Non 90 milioni in un unico mercato dopo 4 anni di campagne di “indebolimento” a zero euro. Ma, come hanno fatto le varie Juventus, Napoli, Roma e Inter, almeno due o tre sessioni di mercato da 30-40 milioncini. Così si costruiscono le squadre che hanno futuro.

Questa strategia è ben nota a Galliani, speriamo che la digerisca anche Berlusconi e soprattutto la sua famiglia. Ovviamente è essenziale far partire qualcuno e qui la lista è affollatissima. Da Nocerino a De Jong, da Honda a Zapata, passando per il già salutato Suso e il quasi salutato Diego Lopez. In ingresso il reparto che va decisamente migliorato è il centrocampo e qui, Candreva a parte, ci sono due alternative. La prima, molto costosa, è il solito Witsel. La seconda, più conveniente e che potrebbe rientrare nell’affare El Shaarawy è Moutinho. Vediamo che succede.

Nel frattempo, a partire da oggi, primo giorno di lavoro a Milanello, cerchiamo di fare lavorare tranquillo Mihajlovic. Lui l’allenatore lo sa fare, facciamo decidere a lui la formazione fino a maggio. Poi, già sappiamo che Sinisa andrà via e arriverà il tanto atteso Antonio Conte (le ultime parole di Tavecchio sono l’ennesima conferma). Ma facciamo in modo che questa stagione non sia la terza stagione da buttare via. BUON 2016 a tutti i cuori rossoneri, nonostante tutto, sempre orgogliosi di questi colori.

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