Intervista di fine anno, lunga, importante ed esclusiva a Milan Channel, per Riccardo Montolivo. Questo il testo integrale.
Sui cambi di modulo: “Abbiamo cambiato tre moduli e non è stato facile adattarsi così velocemente a questi cambiamenti, ma è stata una necessità. Credo che con il 4-4-2 abbiamo trovato una compattezza che non avevamo con il 4-3-1-2 e a differenza del 4-3-3 possiamo sfruttare al meglio il nostro potenziale offensivo“.
Sulla duttilità: “E’ sempre stata una mia caratteristica quella di sapermi adattare agli allenatori, ai compagni e ai moduli, la duttilità. Da un lato è un bene, da un lato crea un po’ di dubbi su quale sia il mio reale ruolo, però la duttilità è sempre stata un’arma a mio favore“.
Sullo spirito con il Frosinone: “Sì, deve essere quello anche nel 2016. Anche se nel primo tempo avevamo comunque fatto una buona gara e non eravamo riusciti a concretizzare la mole di gioco creata. Nel secondo tempo abbiamo avuto la rabbia di vincere e la voglia di ribaltare il risultato, cosa che non era mai successa più per sfortuna che per demeriti. E’ lo spirito con il quale dovremo affrontare le prime partite del 2016“.
Sulla sorpresa del 2015: “Donnarumma, perchè sta dimostrando di essere già pronto a 16 anni. Vanno fatti tanti complimenti a lui e al mister che hanno scommesso su di lui. Le prime partite era una sorpresa, ora che è una certezza sembra sia tutto normale, ma non dimentichiamoci che non è facile a quell’età avere la maturità con la quale affronta le partite e come sopporta i complimenti, perchè non è semplice affrontarli con la serenità che ha lui“.
Su chi scommette nel 2016: “Nel 2016 scommetto su Niang e Luiz Adriano, perchè sono due giocatori importanti per noi e che faranno sicuramente tanti gol“.
Se l’obiettivo è ancora la Champions League: “Abbiamo fatto un’estate a fare proclami. Questo non credo sia il momento di fare proclami, ma di dimostrare sul campo che possiamo stare nelle posizioni in alto“.
Sulla statistica che lo vede primo della Serie A per palloni recuperati: “E’ un dato che non mi sorprende, perchè all’inizio della mia carriera ho cercato di lavorare su quello. Spesso nel calcio si lavora per luoghi comuni ed è un errore. Per fortuna gli addetti ai lavori guardano i dati e i numeri. E’ un aspetto su cui voglio continuare a lavorare l’interdizione dell’azione della squadra avversaria“.
Su Boateng, Menez e Balotelli: “Kevin è un giocatore di qualità che può dare uno strappo e ribaltare l’azione. E’ un giocatore che può adattarsi a più ruoli e vedremo. Jeremy è un giocatore che ci manca, che salta l’uomo. L’anno scorso ha fatto grandissime cose. Siamo molto dispiaciuti che sia fermo da così tanto tempo perchè ha avuto un problema non facile da superare e speriamo che rientri il prima possibile. Balotelli? Anche lui ha avuto un brutto infortunio, ma sta recuperando. Balotelli? Lo conosciamo. Può risolvere una partita con una punizione o una palla da fermo, perchè ha grandi qualità. Quando saremo tutti avremo tante frecce al nostro arco“.
Sul gol che manca: “Mi manca, ma se lo fanno gli altri va bene lo stesso. E’ passato tanto tempo dall’ultimo gol, anche se sono stato tanto tempo fermo. Ho voglia di tornare a segnare“.
Sul ritorno in Nazionale: “E’ stata una grande soddisfazione e significa che Conte ha stima di me e di quello che sto facendo. Non volevo lasciare la Nazionale con la partita dell’infortunio. E’ stato emozionante risentire l’inno italiano. Ora spero di far parte del gruppo in pianta stabile. Sono entrato in un gruppo che lavorava già da un anno insieme quindi anche lì dovrò recuperare terreno, ma spero di far parte della spedizione agli Europei“.
Sulla fascia di capitano: “Sono contento che i compagni, l’allenatore e la società riconoscano in me la capacità di ricoprire questo ruolo. E’ gratificante. Io cerco di dare l’esempio, tutti dobbiamo avere grande rispetto per la maglia che portiamo“.
Sulle proprie prestazioni: “Mi sento bene e sto facendo delle buone prestazioni. E’ chiaro che manchi l’acuto come un gol che dà magia alla prestazione e spero che questo gennaio lo porti“.
Sul proposito per il 2016: “Dal punto di vista professionale il proposito è quello di arrivare in primavera ad essere competitivi, ovvero nel gruppo di testa. Siamo un po’ indietro, ma credo ci manchi poco per arrivare con le prime“.