Inutile girarci intorno, il passaggio del turno contro il Crotone ai supplementari è una figuraccia nonostante gli ottavi di finale di Coppa Italia raggiunti. Mihajlovic ha operato un cambio totale rispetto alle gare contro Juventus e Sampdoria, undici cambi su undici che hanno prodotto uno spettacolo pessimo.
Questa squadra ha un problema di seconde linee, la coperta è cortissima e il divario rispetto ai titolari è troppo netto e tracciante. Inutile poi sbuffare sui giornali e lamentare mal di pancia per la poca considerazione se poi quando si viene chiamati in causa non si riesce a offrire una prestazione dignitosa contro una buona squadra ma sempre di serie B. Un atteggiamento e un’interpretazione della gara inaccettabili. Le colpe sono anche del mister che non si è capito cosa volesse dimostrare stravolgendo formazione, non si è capito il ritorno al 4-3-3 e non capiamo cosa abbia potuto recepire da questa prestazione se non la prova che, a parte due o tre giocatori, non può fare grande affidamento su chi gioca meno. I lampi di Luiz Adriano, e forse l’esperienza di Mexes potrebbero essere utili anche in campionato ma per il resto vuoto e pochezza.
Il Milan dopo la luminosa e convincente vittoria contro la Samp è ripiombato nei soliti difetti di sempre, nella solita discontinuità che lo contraddistingue ormai da anni e solo il provvidenziale ingresso di Bonaventura, Montolivo e Niang ha evitato la catastrofe. Ora il trittico di partite abbordabili prima di Natale: affrontarle come ieri sera porterà sicuramente regali poco graditi sotto l’Albero.