Da tallone d’Achille a punto di forza, le palle inattive non sono più un tabù. E paradossalmente tutto ciò succede proprio questa stagione, quella appena successiva alla partenza di Gianni Vio, meglio conosciuto come il Mago dei calci piazzati, strappato due estati fa alla Fiorentina su indicazione di Pippo Inzaghi. Con l’esperto di schemi i risultati sono stati veramente deludenti. Ora invece le punizioni e i corner sono diventati finalmente l’arma in più dei rossoneri.
E i numeri lo confermano. Penalty esclusi, al momento i gol successivi a giocate da fermo sono davvero tanti: nelle trascorse 17 giornate di campionato i ragazzi di Mihajlovic hanno realizzato 7 reti su palle inattive, cinque delle quali sugli sviluppi di queste. Il Milan in particolare ha trovato nei corner la vera arma vincente: grazie ai calci d’angolo infatti è riuscito a decidere rispettivamente le difficili vittorie con Empoli, Udinese, Sassuolo, Lazio e Frosinone. Senza dimenticare poi le punizioni calciate direttamente in rete, che sono due, tre considerando la Coppa Italia: quella realizzata da Balotelli a Udine e quelle di Bonaventura contro Palermo e Crtotone.
E proprio questi due nomi diventano importanti per questa analisi: Super Mario è da sempre il tiratore designato dei rossoneri, ma, anche in sua assenza, i rossoneri se la sono cavata, trovando in Jack un cecchino praticamente infallibile. Se poi passiamo a considerare le reti subite, escludendo ancora i rigori e le punizioni dirette, il Milan ha subito solamente due gol sugli sviluppi di un calcio piazzato, quello di Hiljemark sempre contro i rosanero e quello proprio della scorsa giornata, siglato da Dionisi a Frosinone in seguito ad un calcio di punizione. Sintomo questo di una preparazione migliore e di una maggiore concentrazione in queste situazioni di gioco rispetto alle stagioni precedenti.
This post was last modified on 27 Dicembre 2015 - 19:32