Bertolacci, dopo lo stop serve la vera svolta: fuori la personalità

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Ha condotto con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT). Da luglio 2015 collabora col Giornale di Cantù.

Si è fermato proprio sul più bello Andrea Bertolacci. Dopo una falsa partenza fatta di tante critiche e poca sostanza sul campo, il centrocampista ex Genoa aveva trovato gol e prestazione nei primi minuti all’Olimpico contro la Lazio. Il momento della svolta però è durato soltanto 35 minuti, poi lo stop per un infortunio al bicipite femorale che lo ha tenuto fuori per un mese dai convocati di Sinisa Mihajlovic.

Da ieri col gruppo, Bertolacci ha il dovere di pensare in grande. Un po’ perché il Milan ha investito la bellezza di 20 milioni per convincere la Roma a lasciarlo partire, un po’ perché la sua qualità in questo momento sarebbe una boccata d’ossigeno. Al rientro, probabilmente verrà convocato per la gara di domenica alle 15 contro l’Hellas Verona, il centrocampista trova un nuovo modulo che forse è meno congeniale alle sue abitudini da post Gasperini.

Ma le scuse non sono più accettabili. La stima di Conte, che anche nei momenti più bui di inizio anno lo ha convocato in Nazionale, la fiducia di Mihajlovic e la speranza di Galliani che non vuole vedersi rinfacciato l’ennesimo acquisto sbagliato. Ora serve la svolta, quella vera… e può arrivare solo da quella personalità che ora si è vista solo a sprazzi.

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