Il Milan che continua a stentare anche in questa nuova stagione sotto il segno di Sinisa Mihajlovic sta trovando qualche motivo per poter sorridere e riuscire almeno a guardare il futuro con qualche barlume di speranza in più. I tanti giovani italiani e non che si stanno mettendo in mostra e che stanno ben figurando potrebbero rappresentare un’importante base di partenza per quella che sarà la squadra del futuro. Il prodotto certamente più scintillante, nato e cresciuto direttamente dalla ‘cantera’ rossonera, è senza ombra di dubbio Gigi Donnarumma. L’estremo difensore milanista, dopo le varie polemiche sul suo presunto troppo affrettato esordio in Serie A, si è ormai preso stabilmente i pali della porta del Diavolo e, partita dopo partita, sta dimostrando di meritarli.
Il suo rendimento, inoltre, è un crescendo continuo che, dopo alcune incertezze nelle gare contro Sassuolo e Lazio, lo ha visto assoluto protagonista degli scialbi pareggi a reti bianche contro Atalanta e Carpi. In queste due gare, infatti, si può tranquillamente dire che il Milan, senza il suo baby fenomeno, sarebbe tornato a casa con zero punti in classifica. Dai dubbi e le incertezze di tifosi e opinione pubblica, si è passati in breve tempo alle lodi ed agli elogi che stanno facendo passare in secondo piano l’infortunio di Diego Lopez. Il portiere spagnolo dovrebbe tornare a disposizione nel 2016 e, dopo la sosta natalizia, capiremo quindi se Donnarumma sarà diventato a tutti gli effetti il nuovo titolare.
In queste settimane, ormai più di un mese e mezzo, che sono trascorse dal suo esordio, si è già fatto un gran parlare di lui, del suo valore e addirittura del suo futuro. Tra i proclami e le considerazioni un po’ affrettate di Mino Raiola (“Donnarumma vale quanto un Modigliani”), il presunto interesse del Barcellona e le chiacchiere su come tra qualche anno il suo talento potrebbe cozzare con le ambizioni sempre più al ribasso di questo Milan, si sono già spese tante, troppe chiacchiere. Al momento, però, la società rossonera dovrebbe fare quadrato attorno al suo giovanissimo portierone e salvaguardarlo da ogni distrazione che arriva dall’esterno perché, se è vero che il ragazzino ha già in parte dimostrato il suo enorme valore, è vero anche che a quell’età è facile perdere raziocinio e forza mentale.