La vittoria di ieri, in rimonta, contro il Frosinone di Stellone ha, molto probabilmente, salvato la panchina a Mihajlovic. Senza i tre punti del Matusa, infatti, la possibilità di un esonero del serbo sarebbe stata molto concreta. La partita, però, ha detto di un Milan che, dopo l’intervallo, è entrato in campo con uno spirito diverso, guerriero, che ha consentito ai rossoneri di rimontare e vincere 4 a 2.
Il Corriere della Sera, in edicola oggi, parla di una vera e propria resurrezione del Milan che, in 45 minuti, è passato, per così dire, dal buio alla luce. Gli uomini di Mihajlovic, inoltre, sono riusciti, per la prima volta in stagione, a recuperare un match dopo essere passati in svantaggio: la sensazione, o forse la speranza, è quella che i rossoneri stiano finalmente tirando fuori quel carattere che fino ad ora era mancato.
La cartolina del match è, senza dubbio, l’abbraccio che i giocatori hanno dato al mister dopo i gol segnati. La squadra è unita e fa quadrato attorno al proprio condottiero, questo è testimoniato anche dalle parole di uno dei leader di questa squadra, Giacomo Bonaventura, al termine del match: “Gli siamo stati vicini perché anche il mister in queste settimane ha sofferto“. Anche Ignazio Abate, autore del gol del pareggio, ha avuto parole al miele per Mihajlovic: “Il mister è un uomo leale, è stato attaccato ingiustamente“.
This post was last modified on 21 Dicembre 2015 - 10:27