Successo importante, per il Milan, che supera la Sampdoria per due reti a zero e stacca il pass per i quarti di finale di Coppa Italia. Tuttavia, sotto l’aspetto tattico, gli uomini di Mihajlovic offrono una prova a dir poco rivedibile. In campo con un 4-4-2 poco equilibrato, i rossoneri si sbilanciano spesso, appaiono lunghi, non incidono a dovere e concedono spazi e ribaltamenti di fronte. Mentre sulla fascia destra Cerci svolge molto male entrambe le fasi, tanto da non creare nulla di interessante e da non ripiegare, il tecnico serbo non corregge un assetto in cui spicca l’eccessiva distanza tra i reparti e la mancanza di solidità e compattezza.
Insomma, se la Sampdoria si chiudesse con ordine e non cercasse di inscenare uno sterile possesso palla, i rossoneri potrebbero andare in netta difficoltà e incappare in un altro passo falso. Scampato pericolo. Sì, perché i blucerchiati non adottano le giuste contromisure, se la giocano a viso aperto, provano a impossessarsi delle operazioni, pur non disponendo di uomini abili in fase di palleggio e di possesso palla, e risultano tutt’altro che incisivi ed efficaci.
Ecco allora che il Milan, grazie a un Kucka perfetto in fase di interdizione e in grado di aggiudicarsi da solo lo scontro nella zona nevralgica del terreno di gioco, riesce comunque a espugnare il Ferraris e a proseguire il proprio cammino in TIM Cup. In ogni caso, qualora Mihajlovic non migliorasse presto l’interdizione, non presentasse due incontristi fissi e due esterni di centrocampo che sappiano eseguire con successo e continuità la fase difensiva, i rossoneri rischierebbero di non compiere passi avanti e di essere autori di un’altra annata da dimenticare. Già, senza filtro e sostanza, fare strada sarebbe (quasi) impossibile. Provare per credere.
This post was last modified on 18 Dicembre 2015 - 00:17