Una partita, due Jack Bonaventura. Contro il Carpi non c’è stato Milan e non c’è stato gioco, ma come definire la prestazione di Bonaventura. Il centrocampista rossonero è stato un’alternarsi di luci e ombre, difficile però capire cosa abbia prevalso. Poca precisione nei passaggi, fatica nel contenere gli avversari, continui spostamenti da una parte all’altra del campo senza però trovare i giusti spazi. Un Jack sottotono che sembra essere rimasto bloccato nella rete di incertezza e confusione dei propri compagni. Indeciso se guardare avanti e sperare nel guizzo di Niang, altra isola in mezzo al campo, o preoccuparsi di De Sciglio e delle continue incursioni di Boriello. Forse solo stanco di avere sulle spalle il peso della squadra, ma comunque con la voglia di lottare.
I pochi lampi del Milan infatti sono coincisi con i suoi. Il numero 28 rossonero ha provato a dare una scossa al gioco, ha provato a creare occasioni e a spingere in avanti i compagni. A tenere in piedi il Milan c’è lui e viene da chiedersi se quella fascia di capitano sul braccio di Montolivo sia sul braccio giusto. Al Braglia però il risultato non si sblocca, il Milan nemmeno e piano anche Jack sembra spegnersi. Resta tuttavia tra i pochi a poter uscire a testa alta dalla sfida di domenica sera e la sua gara merita comunque una sufficienza piena. Non il solito Jack, impossibile negarlo, ma se il resto dei compagni mettesse il suo impegno nelle partite anche quando non è al massimo si vedrebbe di sicuro un altro Milan.