Bacca è un grande attaccante, eppure non segna da 371’ in Serie A (quattro partite intere più gli ultimi minuti di Lazio-Milan). Inizio novembre, la sera in cui iniziò il digiuno. Ma non è la prima volta che si inceppa, anzi. Nella sua carriera recente ci sono due precedenti simili, un paio per stagione da quando è sbarcato al Siviglia.
Nel 2013-2014 Carlos si fermò dal 1 febbraio al 9 marzo (419’, il digiuno più lungo per adesso) e dal 26 marzo fino a fine a stagione (quindi 490’, ma solo se si considera anche il campionato successivo). Nel ’14-’15, invece, il colombiano visse momenti difficili di analoga lunghezza: 255’ fra ottobre e novembre e 262’ durante il mese di aprile. In entrambi i casi si sbloccò con una doppietta. La notizia buona per i rossoneri è che al bomber 29enne capita di litigare col gol, ma poi torna sempre a segnare regolarmente. E poi che le prossime avversarie, Verona e Frosinone, sono in fondo alla classifica (anche) dei gol subiti. Come il Carpi, la peggiore in questo senso ma comunque capace di far fare brutta figura al Diavolo, inoffensivo, inefficace e lento, e allo stesso giocatore il quale ha ricevuto pochissimi palloni ma ha fatto pure poco per andarseli a cercare. Il 4-4-2 è prezioso e dà equilibrio alla squadra, però al momento è un problema per lui visto che questo modulo consiglia di servire la punta dal fondo e la formazione di Mihajlovic non lo fa quasi mai: Cerci si accentra e spesso calcia (male), Bonaventura fa movimenti migliori però senza la spinta dei terzini lo schema non funziona.
Bacca e Niang non sono ancora un coppia, approfondisce La Gazzetta dello Sport, perché il francese svaria molto e dunque tiene maggiormente il pallone. Vanno ancora registrati, nel frattempo l’allenatore sarebbe orientato a riproporre Luiz Adriano titolare, ovvero un punto di riferimento migliore (gioca in verticale e fa sponde) per il bomber di Barranquilla. Così finirà il digiuno?
This post was last modified on 9 Dicembre 2015 - 16:55