Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano Mi-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).
Va in archivio un anno di “tira e molla” sul fronte della possibile (o probabile?) cessione di una parte del Milan. In questo 2015 agli sgoccioli abbiamo imparato a conoscere la figura di Bee Taechaubol, arrivato prima per sondare il terreno del calcio italiano, poi con la chiara intenzione di prendersi la minoranza del club rossonero pur versando una cospicua somma di denaro: 480 milioni di euro. Soldi che hanno giustamente fatto gola a Silvio Berlusconi e a Fininvest, ma di cui ancora oggi non vi è traccia. Ecco spiegato, in concreto, il motivo per il quale non si è arrivati a chiudere l’affare.
L’anno nuovo non porterà subito un cambiamento del copione. Aspettiamoci nuovi colpi di scena tra improvvise accelerate e brusche frenate. Il nodo resta il capitale che Mr. Bee dovrà versare nelle casse della famiglia Berlusconi. E fin quando non ci sarà il cash (o comunque le dovute garanzie) il broker thailandese resterà un potenziale acquirente, visto comunque con simpatia da parte di chi spera che possa dare nuova linfa alla costruzione di una squadra vincente. Non solo. L’ingresso di Bee e di suoi uomini nella società sarebbe visto con la speranza di riannodare il filo tra quelle due anime fin troppo distinte oggi nel club: la parte sportiva, diretta da Galliani, quella commerciale, coordinata da Barbara Berlusconi. C’è chi auspica che Taechaubol funga da ago della bilancia. Ma deve passare ancora tanta (troppa) acqua sotto i ponti.
Il 2016 ripartirà da dove si sta concludendo questo anno travagliatissimo. Ripartirà dall’incertezza della resa sul campo, tra alti e bassi e una continuità sempre rinviata. Ripartirà dalle frecciate di Berlusconi a Mihajlovic. Ripartirà dal mercato, a caccia di qualche buona soluzione per la quale tanto, in caso di fallimento, la colpa sarà sempre del solito Galliani. Ripartirà dalle voci sul corteggiamento serrato ad Antonio Conte. Ripartirà dalle mille contraddizioni che hanno fatto perdere la bussola rossonera un po’ a tutti. E se anche l’affare con Bee dovesse tramontare definitivamente, non mancherà l’asso nella manica del Presidente che giocherà su due fronti. Da una parte, avrà l’occasione di rispolverare il suo ruolo di unico investitore ancora innamorato del Milan. Dall’altra, non ci sarà da stupirsi se dovesse far ricadere la colpa della trattativa sfumata sulle voci di inchieste della Procura di Milano. Come dire: anche nell’anno nuovo difficilmente cambierà qualcosa. Noi aspettiamo, un po’ come quel Godot di Samuel Beckett. Intanto, aguri rossoneri!
Twitter: @Chrisbad87
This post was last modified on 28 Dicembre 2015 - 11:53