La presunzione nella conferenza stampa di definire la squadra di Mihajlovic con un cammino da media Champions pare un po’ sopra ogni limite, pur matematicamente vera, il campo non permette di annoverare il Milan tra le favorite ai primi tre posti. Anche perché se ogni volta che si affronta un top team i tifosi devono assistere, come sabato sera contro la Juventus, a una gara rinunciataria dove si pensa solo a difendere ma mai a calciare in porta, la strada per la qualificazione alla prossima Champions League è molto più che ardua, senza considerare che anche l’Europa League potrebbe rimanere in forte dubbio.
Gli scontri diretti contro le più forti squadre italiane parlano chiaramente: su 5 incontri disputati sono 4 sconfitte e 1 vittoria. Esulando dalla buona prestazione con la Lazio, se quest’anno possiamo davvero considerarla al top, sono arrivate quattro gare perse contro Fiorentina, Inter, Napoli e Juventus. Se con Fiorentina e Napoli siamo stati surclassati dal gioco avversario e perso meritatamente, con Inter e Juventus il rammarico per non aver arrecato danno a due compagini in evidente difficoltà di gioco, se non più di noi almeno tanto quanto noi, è esponenzialmente maggiore. Questi sono tutti punti persi in una bagarre che sembra aver già escluso il Milan dall’Europa se qualcosa non cambia nei prossimi big match.
Adesso la concentrazione di squadra e mister passa alla sfida alla Sampdoria che non può essere inserita nel gruppo dei club più forti di questa Serie A, ma che rappresenta a suo modo una grande sfida per questo Milan. Battere la squadra di Montella, allenatore corteggiato e mai raggiunto, potrebbe significare un rilancio verso questo finale di andata decisamente in discesa per i rossoneri. Raccogliere meno di 10 punti nelle sfide con Sampdoria, Carpi, Verona e Forsinone rappresenterebbe uno sfregio a quella media punti che pur solo matematicamente resta da Champions.
This post was last modified on 23 Novembre 2015 - 23:40