Finalmente Milan! Quello che hanno pensato i tifosi rossoneri dopo la sfida con la Lazio. La sfida contro i biancocelesti, arrivata dopo due vittorie contro Sassuolo e Chievo, ha sancito, definitivamente, il ritorno del Milan nelle zone nobili della classifica. 10 punti in 4 partite hanno permesso agli uomini di Mihajlovic di riportarsi prepotentemente in lotta per un piazzamento Champions.
Questa sorta di rinascita ha proprio in Mihajlovic un chiaro artefice. Tuttosport, nella sua edizione odierna, rporta le tre mosse che hanno permesso al tecnico serbo di cambiare volto alla sua squadra. Il primo step è stata la fiducia concessa ad Alessio Cerci. L’ala di Valmontone, infatti, è stato uno dei più positivi contro la Lazio ed ha dato il via al gol del vantaggio rossonero con un tiro – cross dei suoi. Cerci sembra essere sulla buona strada per tornare ad essere il giocatore devastante ammirato a Torino, un assaggio lo ha dato anche domenica con quel palo colpito al termine di una fantastica azione personale.
Il secondo passaggio della rivoluzione di Mihajlovic è strettamente connesso al primo: per far rendere al meglio Cerci era necessario un cambio di modulo. Abbandonato il difficile 4-3-1-2, soprattutto per l’assenza di un trequartista di ruolo, il passaggio al 4-3-3 ha garantito più pericolosità in attacco e, soprattutto, più solidità difensiva trasformandosi, in fase di ripiegamento, in un 4-5-1.
Infine, il terzo tassello per la rinascita rossonera è stato il cambio di atteggiamento di Sinisa Mihajlovic. L’ex Samp, infatti, ha smesso di attaccare pubblicamente i propri ragazzi preferendo, invece, fare muro contro le critiche che piovono sulla squadra non disdegnando neppure di alzare i toni pur di difendere i suoi uomini. Questo suo rendersi “scudo” per il gruppo ha permesso a Mihajlovic di prendere in mano lo spogliatoio diventandone il vero condottiero e portando Il Milan fino a soli cinque punti dalla vetta della classifica.