Intervenuto telefonicamente al nostro programma “SpazioMilan – L’emozione rossonera”, in onda ogni martedì dalle 12 alle 13.40 su Top Calcio24, canale 114 del digitale terrestre, e su WingaTv, canale 63 del digitale terrestre, Nicola Legrottaglie, attuale tecnico dell’Akragas, squadra di Lega Pro, ha presentato la sfida tra due sue ex squadre, Milan e Juventus: “Al di là delle classifica che non rispecchia il valore delle squadre, Juve-Milan è sempre uno spettacolo, sarà affascinante come sempre. Quest’anno vedo molto equilibrio a livello tecnico tra le due squadre, quindi ci sarà equilibrio anche in campo, ma forse vedo ancora un leggerissimo vantaggio per la Juve. Rossoneri e bianconeri fuori dalla Champions? Non è impossibile, davanti hanno squadre che vanno forte e che sono costruite per andare fino in fondo. Loro non devono più perdere punti in giro come ad inizio campionato ed essere più costanti“.
Legrottaglie ha parlato anche di Alessio Romagnoli: “E’ un giocatore di grande prospettiva, per giocare a vent’anni al Milan significa che ha un futuro importante. Bisogna aspettarlo, tutelarlo e capire che, quando a volte commette degli errori, gli serviranno a formarsi come un grande giocatore. Il Milan ha fatto bene a puntare su di lui, oggi i giovani hanno una personalità importante e quel pizzico di spavalderia che non guasta“.
Juve-Milan sarà anche sfida tra Allegri e Mihajlovic: “Io posso parlare di Allegri che mi ha allenato, mentre Mihajlovic non l’ho avuto. Certo è che per allenare il Milan vuol dire che Sinisa è bravo, Allegri ha tutta la personalità e la competenza per stare in una big. Lo ha dimostrato lo scorso anno: arrivare alla Juve dopo quattro anni di vittorie non era facile, ed invece ha fatto grandi cose. Per stare a lungo ad alti livelli serve grande personalità, ma entrambi secondo me potranno fare grandi cose“.
La conclusione è sul brutto episodio avvenuto nel derby Pulcini tra Torino e Juventus, dove i genitori dei bambini sono venuti alle mani, a causa di insulti razzisti: “Per chi ha dei principi morali, è assurdo che ci siano differenze razziali, per chi non crede in questi valori è normale, ma se noi valutiamo quello che succede nella società non ci dobbiamo meravigliare. Lo dico da anni: se non si dà la giusta importanza al virus del razzismo, esso finirà per dilagare e colpire tutti. Serve riformare il calcio, ma servono tempo e persone con valori, molti pensano solo alle dichiarazioni di facciata, ma poi concretamente non fanno nulla. Io ho allenato nei settori giovanili e i ragazzi devono essere educati prima che allenati, così si formerà la loro testa e si potranno evitare questi episodi“.