Un Milan giovane riscopre i suoi talenti. Oltre agli incensati Calabria e Donanrumma, una menzione speciale, dopo la gara con l’Atalanta, va fatta senza alcun dubbio a M’Baye Niang. Il francese reduce da un grave infortunio ha fornito un’ottima prestazione contro i bergamaschi, portandolo ad essere uno dei migliori alla fine del match.
La frattura del metatarso non è riuscita a bloccare lo sviluppo e la crescita di Niang. Il francese prelevato dal Caen nel 2012, quando aveva soltanto 17 anni, non ha mai dimostrato di essere veramente un campioncino, e anche per questo è stato sballottato a destra e a manca con continui prestiti: prima Montpellier, con scarsi rendimenti, poi Genoa dove ha mostrato un netto miglioramento. Poi ancora la conferma in rossonero e, infine, l’infortunio. Mihajlovic ha dimostrato di volerlo aspettare e non appena ha potuto schierarlo lo ha fatto: e la fiducia è stata ripagata.
Dribbling, corsa e fisicità hanno permesso a Niang di mettere a soqquadro la difesa nerazzurra, con buona pace di Raimondi. A dirla tutta, è mancato solo un tiro degno di questo nome. Anche l’interpretazione tattica di esterno a sinistra, abitualmente mostrata da un impeccabile Bonaventura, è sembrata molto efficiente. Tuttavia, col rientro di Jack il posto in quel reparto sembra scontato torni nelle mani dell’azzurro, e forse il dubbio appare quando il confronto passa tra Niang e Cerci: riuscirà l’ex Torino a competere con quanto proposto dal francesino? Al momento di risposte certe non ci sono e spetterà, come al solito a Mihajlovic fare le sue considerazioni e proporre al popolo rossonero il miglior Milan.