Non di solo Witsel…

Basta fare il nome di Axel Witsel e tifosi rossoneri, giornalisti e appassionati di pallone si sfregano le mani ipotizzando in ogni sessione di mercato un suo passaggio in una squadra italiana, spesso ad essere presa in causa è il Milan. Poi puntualmente non succede nulla, e il centrocampista resta dov’è. Come molto probabilmente succederà, ancora una volta, a gennaio.

Il motivo per cui l’affare non si farà nemmeno quest’inverno è semplice: perché un giocatore come Witsel dovrebbe abbandonare una squadra, lo Zenit, che in campionato è nella parte alta e sta lottando per una posizione importante e che in Cahmpions League si è qualificata agli ottavi con una gara d’anticipo ed è al momento prima a punteggio pieno nel suo girone? Una domanda essenzialmente sciocca, al quale non serve nemmeno dare una risposta. Nemmeno per soldi, si potrebbe rispondere, vista la disponibilità economica del club russo. Resta che i 25 milioni richiesti dalla squadra di San Pietroburgo non sono inarrivabili a giugno, quando se ne riparlerà sicuramente; al momento le porte sono chiuse come riferito in esclusiva a Spaziomilan.it dall’intermediario Riccardo Napolitano (Napolitano in esclusiva a SM). Dal momento che la pista Witsel risulta impervia, proviamo a dare alcune alternative interessanti, spesso già accostate al Milan e al campionato italiano.

Partiamo da un trio di olandesi. Primo tra tutti Davy Klaassen: il capitano dell’Ajax classe ’93 abbina qualità e quantità e sarebbe proprio ciò che serve al Milan, un collante tra l’attacco e il centrocampo che non per forza sia la stancante discesa degli esterni offensivi. Sulle sue tracce c’è soprattutto l’Inter e pare che per far cedere la dirigenza dei lanceri non servano nemmeno 10 milioni, più che altro è convincere il giocatore dato che ha anche appena rinnovato. Il secondo nome è Adam Maher: il talentuoso centrocampista del PSV, anche lui classe ’93, non arriva a una valutazione di mercato in doppia cifra, e aggiungerebbe una buona dose di fluidità tecnica al centrocampo macchinoso dei rossoneri. Ultimo olandese che indichiamo è Marten De Roon: classe ’91 dell’Atalanta, è una delle sorprese di questa Serie A. Il metronomo dei bergamaschi detta tempi e gioco, facendo girare la squadra e facendo da filtro per la difesa. 5 milioni per un affare low cost che difficilmente avverrà a gennaio dato che il mediano è arrivato solo quest’estate in nerazzurro.

Andando su nomi tra l’affascinante e l’esotico non possiamo non citare Adrien Rabiot: altro pallino del mercato rossonero, il centrocampista classe ’95 del PSG pare sempre sul punto di lasciare Parigi, salvo poi restarci, giocare spesso e fornire prestazioni da top player. Tra i 10 e 15 milioni la richiesta dei francesi per il loro gioiellino che tuttavia preferisce proseguire la sua esperienza calcistica in terra natia. I colpi di scena non sono esclusi e Galliani resta alla finestra. Andando verso est arriviamo a Mosca dove gioca un calciatore che potrebbe farci molto comodo: è Alan Dzagoev. Il numero 10 del CSKA Mosca sta guidando la squadra verso il titolo e per questo è difficile che si separi dalla capitale russa, tuttavia al Milan serve un giocatore dal profilo di Dzagoev: uno che sappia gestire il gioco con personalità, si inserisca palla al piede e crei superiorità numerica a metà campo. Ultimo nome che proponiamo è quello di Adam Nagy: classe ’95 del Ferencvaros, esile ma scattante e con un’ottima visione di gioco per la sua età. Abbiamo potuto ammirare le sue doti tecniche nella strepitosa qualificazione dell’Ungheria agli Europei e se non approderà in un club più in vista già a gennaio sicuramente potremo apprezzarlo in Francia. Prezzo stracciato e qualità calcistiche promettenti: perché non scommetterci?

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