Dopo l’ottima prestazione contro la Sampdoria condita da 2 gol e 1 assist, M’Baye Niang è finito sotto i riflettori. Su di lui si è espresso anche l’agente Fifa Oscar Damiani, primo scopritore di Niang oltre che principale artefice del suo trasferimento al Milan. “Un po’ di merito per l’arrivo di Niang in Italia me lo riconosco” rivela Damiani in un’intervista al Corriere della Sera. “L’ho visionato varie volte quando era ancora minorenne e giocava in Francia. Certe qualità non si possono discutere.” Lo stesso agente prosegue raccontando di quando propose il giovane attaccante al Milan: “Notai subito le sue qualità, allora convinsi Galliani a seguirmi a Caen, dove giocava allora, per vederlo e lui rimase folgorato. In poche settimane il Milan lo mise sotto contratto“. Per l’attaccante francese quelle di sabato sera sono state le prime reti in maglia rossonera, dopo una prima esperienza poco felice dal 2012 al 2014 in cui era rimasto all’asciutto. In una sola serata Niang si è tolto di dosso le critiche di tutti coloro che lo definivano “un attaccante sprecone“, di lui si ricordavano soprattutto i grossolani errori sotto porta, ed è riuscito finalmente a far parlare di se per quello fatto in campo e non in strada (celebre la volta in cui sfasciò la sua Ferrari in un incidente stradale). “Finalmente sta mostrando quali sono le sue qualità anche con la maglia del Milan” continua Damiani, che si sofferma poi su un osservazione tattica: “In principio lo facevano giocare da esterno, ma non riusciva a rendere al meglio. Niang è un centravanti e nell’ultima sfida di campionato ha dimostrato che sa fare anche gol“. Per il momento il Milan se lo gode, e lo stesso Mihajlovic pare intenzionato a riproporlo nuovamente nel ruolo che più gli si addice.