Mihajlovic maledice la sosta, un attacco da provare in due giorni

Maledetta pausa per le nazionali! Sono in molti che proprio non riescono a digerire lo stop forzato dei campionati internazionali per dare spazio alle partite, amichevoli e di qualificazioni, delle squadre nazionali sparse per il Mondo. La vecchia diatriba tra allenatori e dirigenti di squadre di club e quelli delle varie nazionali, si riapre ogni volte che c’è un infortunio più o meno grave che riguardi un calciatore partito per “porgere servizio alla propria Nazione”. Il Milan ha fornito molti calciatori tra l’Italia, la Colombia, la Slovacchia ed il Giappone e lo ha fatto alla vigilia della partitissima contro la Juventus di Max Allegri, una partita fondamentale per il futuro rossonero in questa stagione.

Tra mercoledì, gli azzurri, e giovedì con venerdì, torneranno tutti i rossoneri impegnati in giro per il Mondo, ma allo Juventus Stadium si giocherà sabato sera e Sinisa Mihajlovic avrà davvero poco tempo per preparare al meglio gli schemi anti Juve. Così come successe, circa un mese fa, contro il Torino, quando iniziò il periodo del 4-3-3 e Bacca fu costretto a partire dalla panchina (per poi entrare nella ripresa e lasciare il segno) gravato dai viaggi intercontinentali con la sua Colombia. Allora, però, Cerci e Bonaventura non furono convocati da Antonio Conte e il tecnico serbo fu in grado di poter provare il nuovo attacco a tre punte, con il brasiliano Luiz Adriano al centro dell’attacco e i due esterni italiani ai suoi lati.

Ora, sono tutti fuori. Considerando che, difficilmente per una partita così importante, Mihajlovic sarà disposto a rinunciare a Carlos Bacca, si capisce quanto sarà difficile per l’allenatore milanista provare l’attacco titolare in allenamento, per cercare di studiare nuovi metodi per far male alla collaudata difesa bianconera. Ma tant’è. Tra giovedì e venerdì saranno tutti di nuovo a disposizione e si potranno provare gli schemi. In fondo anche la Juventus non gode certo di una situazione migliore e ha i suoi sudamericani impegnati in giro, ma una partita così importante, forse tutti, avrebbero voluto giocarla in un altro momento.

 

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