Fabrizio Villa collabora con SpazioMilan.it da settembre 2011, dopo esser stato realizzatore nel 2010 per Sky Sport. E’ opinionista a “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).
E’ la settimana degli spareggi di Euro 2016 e degli esoneri in serie A. Si è passati da quello comprensibile di Zenga, il quale aveva esaurito tutto i crediti uscendo malamente col Vojvodina nel preliminare di Europa League, a quello più criptico di Iachini, cacciato nonostante la vittoria contro una diretta concorrente per la salvezza.
Forse è per colpa di questi due allontanamenti che d’un tratto si è tornati a parlare anche di un avvicendamento sulla panchina rossonera. Altrimenti davvero è complesso comprendere come, dopo 5 risultati utili consecutivi, possa esser d’attualità un cambio tecnico dalle parti di Milanello.
Eppure più che un’indiscrezione tardiva, quella di Guidolin al Diavolo, da più parti è considerata un’idea plausibile e non un’alternativa ormai passata. La logica avrebbe voluto che ci si potesse aspettare un cambio dopo le brutte sconfitte a Marassi col Genoa e in casa col Napoli. Al contrario le voci sul fatto che la panchina di Miha possa ancora esser traballante, anziché placarsi, sembrano trovare riscontri.
Sarà che Balotelli, da quando gli è stata ritirata la patente, non è più così mediatico e sta davvero cercando solo di recuperare dalla pubalgia. Sarà che sul serio Diego Lopez è fermo per una tendinopatia e quindi non è out per divergenze o antipatie di Sinisa. Perché occhio, c’è anche chi scrive che il Pulpo Gallego andrà via a gennaio(!). O magari più semplicemente sarà che quando il campionato è fermo, la sola Nazionale non è sufficiente a riempire le pagine dei quotidiani sportivi. Ecco, mi sa che tutte queste chiacchiere sono figlie della scarsa abitudine ad avere pochi ‘temi caldi’ da trattare. Ormai si vive solo di polemiche e sensazionalismo giornalistico.
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