La sosta per le nazionali, si sa, è terreno fertile per il ritorno alle chicchere di calciomercato. Gennaio è sempre più vicino e così iniziano a farsi largo i primi obiettivi, credibili o meno, delle squadre. Il Milan ovviamente è tra queste, alla ricerca di innesti di valore per rimanere ancorato al treno delle prime e combattere fino all’ultimo per la zona Champions.
Il problema è che gennaio è un mercato di riparazione, in cui difficilmente si muovono i grandi giocatore e dove calciatori normali vengono pagati più del loro reale valore. Per aumentare la qualità della rosa i rossoneri dovrebbero sfoltire e cedere i giocatori che fino ad oggi non hanno trovato spazio, Suso, Nocerino e Josè Mauri su tutti. Poi ci sono gli scontenti come Honda che ogni volta che emigra con il suo Giappone non risparmia dichiarazioni sul suo mal di pancia e Nigel De Jong, professionista esemplare, che non ha mai fatto una polemica o detto una parola fuori posto ma che alla lunga potrebbe stufarsi delle continue panchine. Anche nel prossimo mese invernale sembra valida l’asserzione più cara a Galliani del ‘se non esce nessuno non arriva nessuno‘, resa ancora più forte e valida dalle spese importanti fatte in estate e dall’assenza di notizie di Mr Bee. Con il suo arrivo e il suo tesoretto cambierebbero gli scenari ma dopo i continui rinvii del closing la prudenza è d’obbligo.
L’altra opzione sarebbe quella di sacrificare un big per arrivare a un altro top ma anche questa strategia non garantirebbe un aumento di prestigio della squadra, ma andrebbe solo a colmare una partenza dolorosa sul piano tecnico. Un rebus complicato da risolvere. I nomi che si fanno sono sempre i soliti: Vazquez a gennaio è stato blindatissimo da Zamparini a meno di offerte monstre, Witsel sembra improbabile che lasci una squadra agli ottavi di Champions per tentare un difficile e complicato piazzamento europeo con il Diavolo. Comprare per comprare non ha pagato negli ultimi anni e allora bisognerà agire con intelligenza, bisognerà cercare di vendere bene e sfoltire chi non rientra nel progetto e seguire giocatori funzionali per continuare a coltivare il sogno.