Mihajlovic trova i suoi fedelissimi, la Lazio come banco di prova

C’è voluto un po’ di tempo, ma in questo momento Sinisa Mihajlovic ha trovato una sorta di formazione tipo e, questa sera contro la Lazio, il Milan giocherà per la quarta volta consecutiva con il 4-3-3. Un modulo che ha portato sette punti in tre partite e che è stato sicuramente più produttivo del 4-3-1-2 usato in precedenza. Al di là del modulo, poi, il tecnico serbo sta puntando sempre sugli stessi uomini e, nella gara dell’Olimpico, per nove undicesimi di loro sarà la terza partita consecutiva dal primo minuto. Alcune scelte sono state anche condizionate dagli infortuni e in futuro sicuramente qualcosa potrà cambiare, ma soprattutto la Lazio sarà un banco di prova ancora più importante.

Donnarumma, Alex, Romagnoli, Antonelli, Montolivo, Kucka, Cerci, Bonaventura, Bacca. Sono questi i nove titolarissimi di Mihajlovic delle ultime tre gare, compresa quella di oggi. Le uniche alternanze si sono avute nel ruolo di terzino destro, dove Mattia De Sciglio ha sostituito Ignazio Abate, costretto ad uscire per infortunio dopo un quarto d’ora della sfida contro il Chievo e nel ruolo di mezzala, dove Andrea Bertolacci si è ripreso il suo posto contro il Chievo, dopo essere stato sostituito da Andrea Poli nel match contro il Sassuolo. Ovviamente, al netto di queste decisioni, ci sono gli scontenti che tutti (e anche loro sicuramente) si aspettavano titolari, come i vari Diego Lopez, Mexes, De Jong e Luiz Adriano, ma, a parte per il secondo, il tecnico rossonero ha dimostrato in questi primi mesi di aver bisogno di tutti.

Avere una formazione tipo è senza ombra di dubbio sinonimo di avere le idee chiare e aver trovatola giusta quadratura del cerchio. Fa bene alla squadra, ne beneficiano gli schemi, sia difensivi che offensivi, e quelli che non giocano dovrebbero essere stimolati ancor di più per cercare di far cambiare idea al Mister. La confusione non è mai un buon segno e, i continui cambi di uomini e di moduli effettuati la stagione passata da Inzaghi, ne sono la prova lampante. Questa squadra è nata con un progetto di 4-3-1-2 e, come indicato dal Presidente Berlusconi, molto probabilmente in futuro si tornerà a percorrere quella squadra, ma per ora forse è meglio non cambiare nulla. La Lazio, però, ci dirà di più.

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