Queste le dichiarazioni rilasciate oggi, a Milanello, da Luiz Adriano: “Perché ho scelto di fare il calciatore? Ad un mio amico, piaceva giocare a calcio, mi ha coinvolto e, da quel momento, non ho più smesso di calciare il pallone. Della finale del Mondiale per Club del 2006 con l’Internacional, ricordo molte cose. Fu un momento speciale, per me e per la mia carriera. Assaporai delle sensazioni totalmente nuove. Quando sono entrato in campo, ho pensato che stavo affrontando il grande Barcellona di Ronaldinho. Ero molto emozionato, ma, allo stesso tempo, ero tranquillo. Il mister, in quell’occasione, mi trasmise molta serenità, con le sue parole, facendomi capire che avrei dovuto fare del mio meglio per aiutare la squadra a raggiungere la vittoria“.
Sullo Shakhtar Donetsk: “L’esperienza in Ucraina é stata meravigliosa. Ho imparato molte cose in ogni momento che ho potuto vivere in questo Paese. Sono cresciuto come uomo ed ho capito che cosa volevo veramente dalla mia vita. Continuo a portare nel cuore l’Ucraina, lo Shakhtar e tutti i miei ex compagni. Mircea Lucescu ha aiutato moltissimo il sottoscritto ed i miei compagni a crescere e, grazie a lui, ho appreso molto. Ho provato una grande emozione, in occasione della Coppa UEFA del 2009. Una bella cavalcata, dove ho disputato tutte le gare della competizione. Ho aiutato i miei compagni ed è stata un’emozione enorme, perché è stato il primo trofeo europeo vinto di una certa rilevanza. In Ucraina, si attendeva da molto tempo una conquista simile e poi siamo entrati anche nella storia dello Shakthar, con questo alloro“.
Sulla Serie A: “L’Italia è una sfida nuova, per me. In questa decisione, mi ha consigliato molto mister Lucescu. Mi ha parlato di un bel campionato, molto competitivo. Per questo, sono venuto qui. Al Milan, mi trovo molto bene. Tutti mi hanno accolto con molto affetto: la società, i compagni di squadra, i tifosi, tutti mi fanno sentire grande affetto e, per questo, li ringrazio. Mi trovo bene con tutti i miei compagni di squadra. Parlo spesso con Poli, con Bacca o con Rodrigo Ely. La verità é che tutti i giocatori mi hanno accolto in maniera incredibilmente positiva: loro mi vogliono bene ed io gliene voglio a loro. Il mio rapporto con mister Mihajlovic è dei migliori. É un grandissimo allenatore, che ci segue sempre dentro al campo, così come fuori dal campo. Parla molto con noi e credo sia la migliore persona possibile con il quale lavorare in questo momento“.
Sul gol contro l’Empoli: “Il mio primo gol a San Siro, contro l’Empoli, è stato emozionante. C’era mio padre presente allo stadio: mi ha trasmesso una grande carica, con le sue parole, sia prima, sia dopo il match. Bacca ha qualità incredibili, che sta dimostrando partita dopo partita. Sta segnando molto ed é un attaccante eccellente. Nel reparto degli attaccanti, abbiamo grandi giocatori“. Sulla sua vita fuori dal terreno di gioco: “Luiz Adriano fuori dal campo é identico di quello che gioca. Mi piace trascorrere il mio tempo libero con la famiglia. Vado a fare la spesa, faccio shopping con mia moglie, vado a prendere i miei figli a scuola, faccio le cose di una persona normale. Al novantanove per cento, è stata mia moglie a insistere, per venire qui in Italia. Mi diceva che chi gioca in Serie A è un giocatore di talento e ringrazio che abbia insistito per convincermi in questa decisione“.
Sui suoi generi musicali preferiti: “La musica mi piace: la ascolto in ogni momento. Mi piacciono vari generi, come l’Hip Hop, ad esempio. Anche con i miei figli ascolto spesso di tutto e, anche quando viaggio, la musica è una compagnia indispensabile. Se non avessi fatto il calciatore, non so veramente cosa avrei fatto nella mia vita. Un buon attaccante deve fare tanti gol, per essere definito in questa maniera. Quando terminerò la carriera, vorrò passare tanto tempo con la mia famiglia, viaggiare e trascorrere tanto tempo con mia moglie“. E ancora: “Un attore che potrebbe interpretarmi in un film? Will Smith. Il mio piatto preferito é riso con fagioli, carne e uova all’occhio di bue“.
Infine, sugli obiettivi stagionali: “Il Milan può arrivare a vincere il campionato. In Italia, ci sono sei o sette squadre che possono vincere il campionato, mentre negli altri ce ne sono due o tre. I miei idoli, da bambino, erano Ronaldo e Romario. La Seleçao è il calcio: rappresenta questo sport in giro per il mondo. É un sogno giocare con la nazionale maggiore brasiliana: è un’emozione indescrivibile, la più grande che un giocatore possa sentire dentro di sé ed è un onore giocarci“.