Luiz Adriano: “Con Bacca nessun problema, devo adattarmi. Mihajlovic bellissima persona, l’obiettivo è la Champions”

Come le diverse e recenti panchine non pesassero, quasi non ci fossero mai stasera. Luiz Adriano parla di Milan con grinta e speranze, ai microfoni di Goal.com, senza muovere nessuna polemica e analizzando in maniera molto interessante il grande tema dell’attacco.

Sull’operazione di mercato: “Il mio procuratore non ha avuto contatti con altri club, solo col Milan c’è stata una trattativa, le altre erano solo voci. Per la mia carriera avevo diversi obiettivi. Quando ho pensato di lasciare lo Shakhtar e di approdare al Milan ho pensato che sarebbe stata una nuova sfida e che avrei fatto di tutto per entrare nella storia del club”.

Perché il Milan: “Voglio fare del mio meglio qui e vincere tanti titoli con questa squadra. Ero davvero felice quando ho capito che sarei arrivato a giocare nel Milan. E’ una delle migliori squadre in Europa, i miei genitori erano come me molto contenti di questa scelta. È stata una grande emozione arrivare il primo giorno a Milanello ed indossare la maglia rossonera. Quando sono sceso in campo per la prima partita ufficiale ho sentito ansia, il desiderio di fare del mio meglio, le farfalle nello stomaco per indossare una maglia così prestigiosa. Ero anche ansioso di entrare in campo e sentire da vicino il calore dei tifosi”.

L’evoluzione dell’attaccante brasiliano: “Il primo anno ho avuto delle difficoltà d’adattamento, sia per la lingua che per lo stile di gioco differente. All’Internacional svariavo su tutto il fronte d’attacco, mentre allo Shakhtar mi sono trasformato in un centravanti. Ma grazie al tecnico Lucescu, che mi parlava e spiegava cosa fare, tutto è diventato più semplice. Dopo otto anni da unica punta allo Shakhtar, ora dovrò adattarmi a giocare insieme ad un altro attaccante come Bacca, che ha grandissime qualità. Dividendo i compiti in attacco le cose verranno naturali, quindi credo che non ci sia nessun problema a giocare con due punte”.

Su Balotelli: “La qualità e l’esperienza di Mario ci aiuterà molto. Un eventuale tridente sarebbe fantastico, ma io personalmente non ho preferenze. Ripeto, dovrò riadattarmi a giocare con più punte vicine, ma posso farlo senza problemi”.

Sulla Serie A: “Qui si cura la parte tattica come in nessun altro dei campionati europei. Le squadre giocano, non come in Ucraina dove contro lo Shakhtar i club più piccoli pensavano soltanto a difendersi e non costruivano nulla”.

L’impatto rossonero: “Mi hanno accolto benissimo, senza caricarmi eccessivamente di aspettative. Non credo che i tifosi vogliano che io diventi Kakà o Pato, ma semplicemente che io sia Luiz Adriano”.

Mihajlovic e le ambizioni: “Lui ci fa lavorare molto duramente, vuole che stiamo sempre concentrati sull’obiettivo. Parla molto con i giocatori ed è una bellissima persona, ma sul lavoro è esigente e ci fa lavorare sodo per ottenere il meglio da ognuno di noi. Stiamo acquisendo maggiore fiducia, partita dopo partita. Le cose cominciano ad andare per il verso giusto e col tempo cresceremo ancora. I vertici della classifica non sono più così lontani. L’obiettivo è quello di tornare in Champions e lottare per il titolo. Credo che la squadra sia costruita per questo”.

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