Jennifer Wegerup, nota giornalista svedese di Sportbladet e storica “confidente” di Zlatan Ibrahimovic, ha rilasciato un’intervista esclusiva alla redazione di SpazioMilan.it. L’argomento principale non poteva essere che lo svedese, tra retroscena di mercato e progetti futuri: “Zlatan mi ha confidato di considerare il Milan un capitolo chiuso, ora ha altri obiettivi nella vita. L’estate scorsa ci ha pensato poi ha capito che non stava per nascere un nuovo grande Milan. E’ normale che Zlatan abbia questi grandi sentimenti nei confronti del Milan, ma tornarci è un altro discorso perché al momento non c’è un grande progetto di un grande Milan, lo abbiamo potuto constatare anche quest’estate“.
Ibra cambierebbe idea con un Milan in Champions League?
“Mai dire mai. Ma al momento mi risulta molto improbabile. Siamo stati insieme di recente ed era molto sincero quando mi ha escluso un ritorno al Milan. Lui è ancora un giocatore di grandissimo livello, non può tornare a vestire rossonero per aiutare gli altri e stare male. Per come è messo attualmente il Milan quella del ritorno al momento non è un’opzione percorribile”.
Che progetti ha in mente?
“Lui pensa agli Stati Uniti, ad una carriera concentrata più sugli sponsor e la pubblicità.”
Sarà addio certo dal PSG?
“Credo che non rimarrà a Parigi. Anche l’anno scorso ha mostrato qualche segnale di insofferenza. Infatti quando il Milan lo ha chiamato lui ha ascoltato. Quella di Ibra al Psg è stata una parentesi gloriosa costellata da tanti successi”.
Con Ancelotti sulla panchina del Milan sarebbe cambiato qualcosa?
“Zlatan non è stupido. A giugno si parlava di un grande al Milan, di Mr. Bee e soprattutto di Carlo Ancelotti. In quel caso forse sarebbe arrivato. Poi è andata come è andata e Zlatan ha capito che non era il momento di tornare“.
Ma la telefonata con Galliani ci fu…
“Si, l’ad del Milan lo ha chiamato a Giugno. Hanno parlato ma Ibrahimovic non ha dato mai la disponibilità per un trasferimento al Milan, altrimenti adesso vestirebbe la maglia rossonera, anche se il PSG non voleva lasciarlo andare via“.
Nessuna speranza per un clamoroso ritorno in rossonero?
“Non mi sento di escludere nulla, anche se è difficile. Magari con un grande Milan che fa la Champions League lui tornerebbe per giocare ancora un anno o due in Europa, ma dipende dal progetto, anche se sottolineo che al momento è quasi impossibile”