Tra il motociclismo e il calcio l’unica cosa in comune è la categoria sotto cui vengono catalogate le due attività: sport. Anzi, ce n’è un’altra. Le principali moto che gareggiano per il motomondiale sono giapponesi e, forse la più prestigiosa e competitiva, è la Honda. Stesso cognome portato da uno dei calciatori nipponici presenti in Italia. Comunque la si guardi, però, questo non è proprio un bel periodo per qualsiasi cosa porti quel nome. Tralasciando il resto, di cui si è parlato anche troppo nelle ultime settimane, e restando strettamente su questioni calcistiche, il Milan e Keisuke Honda sembrano essere sempre più lontani e, a dire il vero, così non lo sono mai stati.
Dopo un inizio da titolare, anche per mancanza di alternative, il fantasista giapponese ha trovato sempre più difficoltà a trovare spazio, tanto che, nelle ultime sette partite, non ha mai giocato titolare, collezionando la miseria di 35′ totali in campo. Neanche un tempo, quindi, con poco più di scampoli di partita concessi da Mister Sinisa Mihajlovic e solo tanta, tantissima panchina. Il numero dieci rossonero, eh sì perché per chi se lo fosse dimenticato quel numero appartiene proprio a lui, paga anche un inizio di stagione abbastanza deludente che fa il paio con la stagione scorsa che, dopo l’ottimo inizio che aveva illuso un po’ tutti, lo ha visto spegnersi progressivamente da novembre in poi.
Ancor più pesanti, nell’economia del discorso, possono essere state le sue dichiarazioni, rilasciate in Giappone sul Milan, durante la precedente pausa per le Nazionali. Parole che hanno deteriorato, forse irrimediabilmente, il rapporto tra il calciatore e l’allenatore, ma anche la società. Così tanto che Mihajlovic, rispondendo ad una domanda sul presunto malcontento di Honda circa il proprio utilizzo , ha risposto: “Honda non è contento di non giocare? Se vuole piuò anche andarsene”. Parole chiare, parole fortissime che fanno capire quanto sia lontano da Milano il futuro del calciatore orientale che, se non a gennaio, quasi sicuramente a giugno cambierà maglia, anche perché le offerte, soprattutto da Inghilterra e Germania, di certo non mancano.