Undici punti su quindici. Tre vittorie e due pareggi in cinque partite. E’ il ruolino dell’ultimo periodo rossonero che, nonostante l’insoddisfazione per lo 0-0 di sabato contro l’Atalanta, può far sorridere i tifosi. Secondo i calcoli pubblicati oggi dalla Gazzetta dello Sport, il Milan delle ultime cinque gare ha tenuto una media inglese perfetto e, in prospettiva, potrebbe chiudere addirittura a 76 punti, in piena corsa per la zona Champions League.
Il problema, in base all’analisi del quotidiano sportivo, è che in casa la squadra di Mihajlovic giri peggio che in trasferta. Le sfide contro le provinciali (Empoli, Palermo, Sassuolo, Chievo, Atalanta) sono state tutte vittorie fortuite di misura, ad eccezione del match coi bergamaschi. Sembra che ci sia una sorta di incapacità a governare gli avversari più deboli. Al contrario, in trasferta il Milan sembra più sicuro. Contro la Lazio, ad esempio, ha sfoderato la migliore prestazione con un baricentro molto basse, verticalizzazioni e grandi recuperi.
A San Siro c’è una bulimia anomala. Sabato solo Niang, Cerci e Antonelli hanno vinto dei dribbling. Segno che non ci si può affidare alle invenzioni dei singoli, ma organizzare meglio la manovra corale. Servono velocità e testa, con una pressione più massiccia sui portatori di palla avversari. Poi verrà il modulo. Il 4-3-3 ha dato i suoi buoni frutti, ma c’è ampio margine per collaudare al meglio la coppia Luiz Adriano-Bacca nel 4-4-2.
This post was last modified on 9 Novembre 2015 - 16:52