Donnarumma: “Io, forte perché umile. E in porta per colpa di mio zio. Oggi direi di no al Barcellona”

Tanto Donnarumma: nella porta del Milan, ma anche sui giornali. Oggi il baby-prodigio 16enne, convocato in Nazionale Under-21, ha espresso molti pareri sullo speciale presente, svelando qualche retroscena. Troviamo le sue dichiarazioni su La Stampa, La Repubblica e il Corriere dello Sport.

La scalata verso San Siro: “Sono giorni straordinari. E’ arrivato tutto insieme: prima il posto da titolare nel Milan e ora l’Italia Under 21. Sto vivendo una grande emozione, però cerco di vivere il momento con serenità. E con umiltà, che deve essere sempre al primo posto. Un paio di settimane fa mi aveva convocato l’Under 17, poi la Federazione ha accolto la richiesta del Milan di non farmi partire: lì ho capito che stava per toccare a me”.

La storia di Gigio: “Vivo in convitto e studio: sono al quarto anno di ragioneria, vado in una scuola privata la mattina o il pomeriggio, dipende dagli allenamenti. Sono rimasto molto legato alle mie radici. Perché faccio il portiere? Colpa di uno zio giocatore, faceva il portiere nella Juve Stabia. Anche mio fratello gioca nello stesso ruolo”.

Forte perché umile: “Io sono sempre me stesso. Un ragazzo semplice, umile, a cui scivola tutto addosso: in questo caso, le pressioni per un debutto alla mia età… Quando sbuco dagli spogliatoi non penso a dove devo giocare. Il calcio è la mia passione, la mia vita: vado in campo per questo e, così, mi tengo lontano dai pensieri. A me piace dialogare con i compagni che mi stanno davanti, avvertirli dei pericoli, indicargli i movimenti degli avversari. È normale farlo per un portiere e, credetemi, avere sedici anni o qualcuno di più non cambia niente. E, poi, riesco a trasmettere tranquillità. Cosa mi spaventa? Non lo so e non ci penso. Il mio segreto è pensare ad un ostacolo alla volta ed ascoltare i consigli di chi mi vuole bene: come detto, l’umiltà è uno dei miei punti di forza”.

Idolo Buffon: “Vorrei diventare un numero uno come Buffon. Nazionale?  La Nazionale è tutto, un sogno. Ora lo vivo qua, nel ritiro dell’Under, un giorno spero con l’Italia maggiore. Mondiali 2018? Magari…”.

No al Barcellona: “Se arrivasse un’offerta dall’estero? Oggi rifiuterei anche il Barcellona. Sono già in un top club”.

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