Quando la squadra gira come deve, a tutti sembra molto più semplice il loro compito. Ma non sempre sembra soltanto. Infatti, se un allenatore è competente e preparato, come Mihajlovic ha dimostrato di esserlo e sta dimostrando tuttora, l’idea tattica si rivela in campo di grande aiuto se eseguita alla perfezione dai giocatori. Ce lo ha dimostrato il calcio all’italiana, il calcio totale e il tiki taka. Ma senza scomodare grandi filosofie calcistiche, il Milan di oggi pare molto più strutturato di quello visto nelle passate stagioni.
A parlarci di come il cambio di modulo verso il 4-3-3 abbia dato una grande mano è stato Mattia De Sciglio ai microfoni di Milan Channel: “Questo modulo al terzino permette di avere più copertura e aiuto da parte di mezzala ed esterno d’attacco, siamo più compatti e in fase di ripartenza si riesce a fare maggiormente male all’avversario. Il cambio di sistema di gioco ci ha aiutato molto”. Parole sacrosante, specialmente se dette da chi nelle ultime stagioni è stato l’artefice di prestazioni altamente al di sotto delle sue potenzialità. Ed è proprio lui, Mattia De Sciglio, e più in generale i terzini, a beneficiare di questo 4-3-3, che in fase difensiva si trasforma in 4-1-4-1.
Il terzino in questo caso tattico non è costretto a farsi tutta la fascia spendendo troppe energie, ma può organizzare le due fasi con molta tranquillità. Come detto anche dal numero 2 rossonero, quando si difende, la zona di campo da tenere d’occhio e gli attaccanti da marcare sono nettamente inferiori grazie alla copertura della mezzala e dell’esterno d’attacco che formano una gabbia a 3 permettendo, in genere, una superiorità numerica contro terzino ed esterno avversario molto più semplice da gestire. Nella fase offensiva, invece, al terzino non è richiesto di spingersi necessariamente in avanti, e difatti con la Lazio abbiamo visto pochi cross di Antonelli e De Sciglio, proprio perché si presume che una volta recuperata la palla la squadra abbia già cinque giocatori in grado di ripartire: le due mezzali, i due esterni e la punta. E al terzino non rimane che rimanere in appoggio all’esterno alto. Il risparmio energetico dei due laterali bassi permette, quindi, una maggiore concentrazione lungo tutto l’arco dei novanta minuti che consente una resa difensiva e una capacità di interpretazione dei dettami tattici decisamente migliorate.
This post was last modified on 6 Novembre 2015 - 00:17