Da acquisto incompreso a pedina fondamentale: irrinunciabile Kucka

Il centrocampo ora funziona, o almeno così sembra. Il reparto più duramente bersagliato durante l’inizio di stagione appare finalmente solido e capace di garantire quella protezione difensiva che nelle prime otto giornate di campionato non si vedeva nemmeno con il cannocchiale. Il motivo? Sicuramente il cambio di modulo ha giovato alla causa, ma la svolta è rappresentata dalla scelta di Sinisa Mihajlovic di voler insistere su un terzetto mediano senza dubbio più assortito e completo rispetto a quello visto nelle prime partite. I nomi li conosciamo: Montolivo, Bertolacci e Juraj Kucka.

E proprio lo slovacco, arrivato praticamente sul gong dello scorso mercato estivo tra lo scetticismo della stampa e dei tifosi, si sta rivelando forse l’elemento più funzionale di questo centrocampo. Già, perché se è pur vero che il capitano nelle ultime tre gare si è confermato metronomo imprescindibile e unico giocatore capace di impartire geometrie ed idee a questa squadra, e che anche il tanto bistrattato Bertolacci finalmente pare aver trovato, oltre il gol, sicurezza e concentrazione dopo un inizio piuttosto complicato, l’ex genoano sin dalla partita contro l’Inter ha dimostrato di conferire alla mediana rossonera tantissima sostanza, sacrificandosi incredibilmente e non tirando mai indietro la gamba, come si suol dire, ma anche una discreta qualità, che in questo Milan è tutto grasso che cola.

Senza voler fare un paragone con De Jong, al quale negli ultimi due anni va riconosciuto il merito di aver tirato avanti la carretta di un centrocampo allo sbando, è necessario sottolineare come Kucka rispetto all’olandese, oltre a garantire piedi migliori, maggiore capacità di inserimento e fluidità di passaggio, interpreta senza problemi il ruolo di mezzala, mentre l’ex City in uno schieramento a tre può occupare solamente quella posizione davanti alla difesa, che ormai spetta di diritto al regista Montolivo. Insomma, se è necessario un mastino in mezzo al campo che però allo stesso tempo consenta al play maker rossonero di esprimersi liberamente sul vertice basso della mediana, lo slovacco è l’uomo giusto. E pensare che è costato solo 3 milioni di euro…

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