CHIAVE TATTICA/ Miha cambia modulo e migliora la situazione

Il Milan cambia assetto tattico e, nell’incontro valido per il secondo anticipo della quattordicesima giornata di campionato, supera la Sampdoria per quattro reti a uno e offre una prestazione convincente. In campo con un 4-4-2 più solido, rispetto al 4-3-1-2 e al 4-3-3 delle uscite precedenti, gli uomini di Mihajlovic, complice anche una Sampdoria che non svolge a dovere la fase difensiva e che cerca uno sterile possesso palla, riescono ad aggiudicarsi lo scontro nella zona nevralgica del terreno di gioco e a impossessarsi delle corsie laterali, tanto da non concedere occasioni, da fornire il filtro richiesto e da spingere in maniera continua ed efficace.

Merito, in primis, di Juraj Kucka, che contrasta con regolarità e interdice al meglio, degli esterni di centrocampo, Alessio Cerci e Jack Bonaventura, che superano con facilità i dirimpettai, ripiegano e creano superiorità numerica e palle gol, e di M’Baye Niang che, oltre a imprimere la sua griffe sull’incontro e da salire in cattedra dal punto di vista della tecnica e della fisicità, si muove tra le linee con intelligenza e trova una buona intesa con i compagni.

Insomma, con il nuovo modulo, il Milan migliora in fase difensiva, non concede palle gol, appare efficace e compatto e torna ai tre punti. Una coincidenza? Tutt’altro. Il 4-4-2 varato da Mihajlovic, che in fase offensiva diventa un 4-2-3-1, assicura equilibrio e concretezza. L’importante è che, adesso, il tecnico serbo prosegua sulla retta via e continui a migliorare la fase difensiva del Diavolo. Solo così, infatti, i rossoneri potrebbero trovare continuità di risultati e disputare una stagione nel complesso soddisfacente.

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