La sosta per le Nazionali mette spesso in evidenza i giocatori rossoneri in giro per il mondo. Nella quarta gara valevole per le qualificazioni degli Europei Under 21,i ragazzi di Gigi Di Biagio vengono fermati sul pareggio per 1-1 in trasferta contro la Serbia e interrompono la striscia positiva di tre vittorie consecutive. Ottima prestazione per Romagnoli, mentre Donnarumma e Calabria sono rimasti seduti in panchina per tutta la gara. Nell’amichevole persa invece dalla Nazionale maggiore in trasferta contro il Belgio per 3-1, buone le prove di De Sciglio ed Antonelli. I due terzini del Milan sono stati i migliori nella linea difensiva di Antonio Conte. In panchina per novanta minuti Montolivo e Bonaventura. IN RIALZO
La pausa regala anche spazio al calciomercato e i primi nomi cominciano a circolare. Si fanno insistenti le voci che vorrebbero Vazquez nel mirino del Milan, mentre si aspettano conferme per la firma del Boateng bis. Se Witsel sembra invece essere un discorso semi-chiuso a causa del volo europeo dello Zenit San Pietroburgo, il Diavolo a gennaio ha comunque una mossa intelligente da compiere: bloccare Stefano Sensi. Un giovane dai piedi buonissimi, classe 1995, in forza al Cesena e nella Nazionale Under-20. Il ragazzo promette molto bene e dalle parti di Via Aldo Rossi sembrano essersene accorti, ma i rossoneri non sono gli unici visto che il regista piace anche alle altre big italiane. Dunque la missione d’obbligo è di prenotarlo in anticipo, beffando per una volta la concorrenza e non viceversa. Un passo importante per migliorare il Diavolo del futuro. IN RIALZO
Dopo il clamoroso dietrofront sul progetto della realizzazione del nuovo stadio del Milan in zona Portello, Fondazione Fiera è sempre più convinta a portare in tribunale il club di Via Aldo Rossi e non sembra assolutamente disposta a cedere. Fondazione Fiera ha ufficialmente avviato una causa legale contro il club di Via Aldo Rossi, per una cifra che si aggirerà attorno ai 40 milioni di euro. Benedini e il suo entourage non hanno gradito il dietrofront della dirigenza rossonera, seppur le motivazioni fossero più che giustificate visti i tempi lunghissimi impiegati per la scelta del vincitore del bando per la riqualificazione del Portello e la mancata autorizzazione ad esplorare il sottosuolo in vista degli interventi di bonifica. Ora saranno i giudici a decidere come risolvere, una volta per tutte la questione. IN RIBASSO