Un gol e una prestazione importante, anche in chiave Nazionale. Giacomo Bonaventura si conferma uno dei giocatori più in forma del Milan e, intervistato da Milan Channel, parla del momento della squadra: “A fine partita eravamo contenti e sereni, perché sapevamo di aver fatto una bella partita e potendo lavorare tranquillamente durante la settimana. Però, ripeto, dobbiamo lasciarci alle spalle questa partita e pensare alle prossime partite dove sulla carta siamo favoriti e dobbiamo stare concentrati pensando a far bene come con la Sampdoria. Mio ruolo? Il centrocampista nel centrocampo a tre l’ho fatto e l’ho anche fatto bene riuscendo a far gol e ad inserirmi, però credo che quando si gioca in quel ruolo bisogna giocare più con la testa e meno con la fantasia. Forse giocare a centrocampo limita un po’ le mie qualità, ma cerco di dare comunque il mio contributo”.
“Nazionale? Sono nato come esterno di sinistra in un 4-4-2 e sto bene in quel ruolo. Conte mi tiene in considerazione e c’è molta concorrenza. Nelle ultime partite ha giocato in un modo che può esaltare le mie qualità. Io posso e devo pensare solo al Milan, non posso calare di rendimento con questa maglia: l’Europeo è uno dei miei desideri, poi le scelte di Conte verranno di conseguenza. Io devo pensare solo a fare il meglio possibile con il Milan. Prestazioni in campo? Lascio giudicare agli addetti ai lavori, io devo concentrarmi su quello che posso fare dando il massimo. Poi ovvio che sono contento di essere stato decisivo in parecchie partite. Penso che continuando così posso guadagnare un prestigio nazionale importante”
Infine sul cambio modulo: “Abbiamo giocato con un sistema di gioco nuovo, interpretando la partita con un buon atteggiamento. Questo ci deve servire per affrontare le prossime partite allo stesso modo. Non dobbiamo sentirci forti perché abbiamo vinto 4-1, alla sosta dobbiamo aver recuperato più punti possibili. Cambio agente? Ho letto anche io quello che è stato scritto oggi, sono state scritte cose gravi e offensive nei miei confronti. Vengo dipinto come uno che non sa prendere le proprie scelte, poi è stato attaccato anche Galliani che non c’entra nulla in questa vicenda. Non sono nè il primo nè l’ultimo giocatore a cambiare procuratore: è una scelta che ho fatto io. Quando altri giocatori cambiano procuratore non si sa niente, questa volta è uscita questa cosa che mi ha dipinto come una persona che non sono. Io penso al campo, non ho niente da dire, mi dispiace solo per Galliani che è stato descritto in questo modo. Io l’ho chiamato per comunicargli la mia decisione e lui mi ha detto che era un mio diritto farlo. E’ una scelta che ho preso io quindi non vedo perchè si debba fare rumore. La società non ha assolutamente fatto pressioni per farmi cambiare procuratore”.
This post was last modified on 1 Dicembre 2015 - 09:08